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Sanità. Lega: usare parchi vicini a ospedali per terapie di ha problemi cognitivi

Una risoluzione a prima firma del consigliere Fabio Bergamini chiede di stanziare risorse specifiche

La Regione stanzi risorse affinché i parchi adiacenti alle strutture sociosanitarie siano attrezzati in modo da potervi svolgere le attività rivolte a persone affette da disturbi cognitivi e comportamentali. A chiederlo è una risoluzione della Lega, con primo firmatario il consigliere Fabio Bergamini, in cui si ricorda come una delle strade percorribili, nell’assistenza moderna delle persone affette da demenza, è quella di utilizzare ampi spazi, privi di pericoli, e che siano funzionali a sessioni di riabilitazione neuro-psichiatrica. Lo scopo è ritardare le complicanze della patologia, conservare il più a lungo possibile le funzioni residue e valorizzare le potenzialità del paziente verso una migliore qualità della vita, stimolando nel contempo la memoria remota e riducendo il disorientamento spazio-temporale dei soggetti in trattamento”. Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “ad attivare un Fondo sperimentale dedicato alla rifunzionalizzazione dei numerosi parchi adiacenti alle strutture sociosanitarie del territorio regionale allo scopo di riconvertirne la funzione verso scopi riabilitativi dei soggetti affetti da disturbi cognitivi e del comportamento nonché di creare le condizioni affinché le istituzioni possano avvalersi di realtà dell’associazionismo e del Terzo settore per la gestione e la manutenzione degli spazi verdi dedicati ai progetti riabilitativi”. La risoluzione è firmata anche dai consiglieri: Fabio Rainieri, Massimiliano Pompignoli, Andrea Liverani, Michele Facci, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Emiliano Occhi, Simone Pelloni, Maura Catellani, Matteo Montevecchi e Gabriele Delmonte

 

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