Sanità e welfare

M5s: “Evitare il ricorso ad appalti di servizi sanitari se non in caso di emergenza”

Presentata una risoluzione per chiedere di ricorrere agli appalti solo laddove non è possibile fare fronte alle emergenze con il personale sanitario pubblico

Il Movimento 5 stelle ha presentato una risoluzione per impegnare a mettere in campo interventi finalizzati a evitare il ricorso all’appalto di servizi sanitari o all’acquisizione esterna di personale sanitario, tramite contratti di somministrazione, al di fuori di casi di emergenza a cui non sia immediatamente possibile fare fronte, per l’oggettiva carenza, attraverso il proprio personale sanitario. Il M5s, inoltre, chiede di potenziare il servizio pubblico e, nel caso di procedure già avviate quali quella dell’Ausl di Reggio Emilia, di ripristinare al più presto lo svolgimento dei servizi direttamente da parte del personale pubblico, evitando, non appena superata la fase emergenziale, ogni prosecuzione dell’attività appaltata.

“Considerata la necessità di organizzare i servizi delle strutture ospedaliere e del Servizio sanitario regionale con modalità che assicurino stabilità e continuità nell’erogazione delle prestazioni con personale pubblico direttamente dipendente dalle Aziende Usl od ospedaliere, occorre limitare soluzioni che prevedano l’appalto di servizi all’esterno (come nel caso dell’Ausl di Reggio Emilia per servizi quali il pronto soccorso di Scandiano) esclusivamente a situazioni emergenziali” ha ribadito il M5s, che ha poi ricordato come l’Ausl di Reggio Emilia abbia fatto ricorso all’appalto dei servizi poiché, “nella stagione estiva, non sarebbe possibile far fronte alle esigenze delle funzioni sanitarie con ordinari strumenti di reperimento di personale medico”, e che “il capitolato d’appalto, di durata semestrale, ha un importo complessivo presunto di 378.720 euro”.

Sullo stesso tema il Movimento 5 stelle ha presentato anche un’interrogazione a risposta scritta.

(Lucia Paci)

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