Valutare un utilizzo mirato e appropriato dei dispositivi endoscopici monouso nei contesti clinici ad alto rischio infettivo. È l’oggetto di un’interpellanza presentata da Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) con la quale sollecita “un approccio più bilanciato fra sicurezza del paziente, sostenibilità ambientale ed equilibrio economico, anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle Aziende sanitarie e delle società scientifiche del settore”.
“In ambito urologico -chiarisce il consigliere- la cistoscopia è una procedura diagnostica fondamentale, in particolare per pazienti oncologici, per i quali il rischio di infezioni rappresenta un fattore critico. In questo ambito, l’impiego di endoscopi monouso può contribuire in modo significativo alla riduzione del rischio infettivo, soprattutto nei pazienti immunocompromessi, trapiantati o che presentano più patologie. I dispositivi monouso, oltre a essere preferibili sotto il profilo della sostenibilità economica, agevolano la procedura da parte degli operatori endoscopisti. Dal prossimo anno tali dispositivi saranno prodotti e commercializzati con materiale biologico abbattendo anche la problematica dello smaltimento. Tutto ciò è in linea con i princìpi che la Regione Emilia-Romagna prevede e predilige nelle valutazioni sanitarie”.
Con queste premesse Marcello chiede all’esecutivo regionale di “predisporre, tramite la Commissione regionale dispositivi medici, una valutazione economica e ambientale sui dispositivi monouso e di prevedere una sperimentazione controllata dell’uso di dispositivi monouso in determinati reparti ad alta intensità di rischio (rianimazione, oncologia, trapianti), così da raccogliere dati oggettivi utili a orientare le politiche regionali future”.
(Lucia Paci)



