Sanità e welfare

Mastacchi (Rete Civica): rivedere il sistema delle certificazioni Inail in sanità

Il capogruppo auspica la revisione dell’accordo regionale e il ritorno ai vecchi accordi aziendali

Marco Mastacchi (Rete civica) auspica la revisione del sistema delle certificazioni Inail e il ritorno ai vecchi accordi aziendali.

“Fino ad oggi -ricorda il consigliere- la certificazione degli infortuni INAIL è stata svolta a valle di accordi intervenuti fra le aziende sanitarie locali con funzioni di pronto soccorso e l’Inail, ed il personale coinvolto è stato sia quello medico (che certifica l’infortuno con la sottoscrizione dell’atto), sia quello del comparto che collabora con il medico nella stesura materiale del certificato stesso”. Tale processo era poi governato da “specifici accordi tra Inail e le aziende sanitarie che hanno previsto introiti nei bilanci aziendali provenienti dall’assicurazione obbligatoria che poi, a valle, sono stati suddivisi fra medici e ‘comparto’ che presidiano lo svolgimento della libera professione intramoenia”.

Con la Legge del 2018 il regime di convenzione è stato superato decidendo per un trasferimento di circa 25 milioni di euro annui a valere su tutto il territorio regionale con ripartizione regionale per coprire i maggiori costi derivanti dalla certificazione degli infortuni sul lavoro a ristoro di un attività che per le aziende sanitarie non rientra tra i compiti “istituzionali”. Mastacchi, però, fa notare che il trasferimento dei 25 milioni al fondo sanitario nazionale “non indica alcun comparto contrattuale specifico”.

A fronte dell’adeguamento regionale rappresentato dalla Delibera di giunta 2112 del 2022, le cifre trasferite sono destinate ad integrare i fondi contrattuali della sola dirigenza medica, escludendo quindi il personale di comparto, Mastacchi chiede se l’esecutivo regionale “non ritenga opportuno rivedere l’accordo regionale allargando il campo al personale del comparto, richiamando i vecchi accordi aziendali che lo includevano, considerando l’indispensabile attività ancor oggi prestata”.

Ulteriore quesito, poi, auspica una specifica attivazione “affinchè al personale di comparto vengano liquidati gli incentivi Inail dal 2019 a maggio 2022, inerenti l’apertura e chiusura della pratica, in base agli accordi precedenti, considerate le ore di straordinario effettuate dal personale del comparto per svolgere tale attività”.

Mastacchi chiude poi l’atto ispettivo chiedendo se non si “ritenga opportuno verificare la possibilità di utilizzare i fondi negoziali della dirigenza per finanziare l’attività del personale del comparto, così come già attuato per la libera professione intramoenia, che prevede il pagamento delle attività del comparto a supporto, con i fondi della dirigenza”.

(Luca Boccaletti)

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