Sanità e welfare

Misto-Rete Civica: chiarezza sui senza dimora iscritti nelle liste degli assistiti delle Ausl

Presentata un’interrogazione a firma Facci e Pelloni per avere dati più puntuali sugli anni 2022 e 2023

Fare chiarezza sul numero di persone senza dimora iscritte nelle liste degli assistiti delle Ausl regionali e sull’utilizzo delle risorse erogate nel 2022 e 2023 alle Ausl per il sostegno delle persone senza dimora. Lo chiedono con un’interrogazione Michele Facci (Gruppo Misto e primo firmatario) e Simone Pelloni (Rete Civica) facendo riferimento ai dati riportati nella clausola valutativa della legge regionale 10 che riguarda appunto l’assistenza sanitaria ai senza tetto.

“Appare subito l’incoerenza dei risultati -ha sottolineato Facci- in quanto, secondo la relazione, otto persone iscritte all’Ausl di Bologna, nel solo anno 2023, avrebbero generato 2 accessi al pronto soccorso, 2 ricoveri, 13 prestazioni specialistiche in degenza, 47 prestazioni specialistiche ambulatoriali, 21 erogazioni dirette e 30 prestazioni di Aggregazione funzionale territoriale. Analoghe perplessità emergono per quanto riguarda i dati di Modena e della Romagna”.

Per tali motivi i consiglieri chiedono di “approfondire i dati delle prestazioni effettivamente erogate e di sapere per quale motivo non siano stati forniti i dati di valutazione per l’anno 2022, visto che la legge è entrata in vigore nel 2021”. “Inoltre -ricordano- nel dicembre 2021 sono state individuate le modalità e le procedure attuative, e per l’anno 2022 è stata appositamente erogata alle Aziende Usl la somma di 100mila euro”.

Facci e Pelloni chiedono infine “come sono stati utilizzati dalle Aziende Usl le somme stanziate dalla Regione per l’attuazione della legge 10 sia per l’anno 2022 sia per l’anno 2023, se le misure di sostegno previste dalla legge sono state adottate efficacemente e uniformemente in tutto il territorio regionale” e invitano a “effettuare ulteriori interventi per garantire la copertura sanitaria in maniera completa ai senza fissa dimora”.

(Lucia Paci)

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