Fare chiarezza sul focolaio di Coronavirus all’Ospedale di Sassuolo, in provincia di Modena.
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi), che ricorda come “sono ancora in corso, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Pubblica dell’Azienda Usl di Modena, le valutazioni sull’origine del focolaio: tuttavia l’ipotesi più probabile sull’origine del focolaio, secondo l’analisi incrociata del tracciamento dei diversi tamponi eseguiti, è che i primi casi di positività siano da considerarsi come soggetti che incubavano l’infezione già prima del ricovero”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “se siano state predisposte e quali, misure straordinarie di contenimento del contagio con particolare riferimento a questo principio di focolaio e se sia emersa una correlazione tra i 15 positivi, ovvero se si ritenga che tutti i 15 pazienti fossero in incubazione al momento del ricovero. Qualora si propenda per la prima ipotesi come sia possibile che i pazienti, che si presume debbano mantenere anche all’interno del nosocomio le regole di sicurezza come distanziamento e uso di DPI, possano essersi contagiati tra loro”.
l consigliere chiede alla Regione “se non ritenga di intervenire per redigere nuovi protocolli di comportamento interno per i pazienti, come ad esempio vietare il consumo dei pasti ai tavolini presenti nelle stanze e predisporre separè tra i letti in caso di camere da due letti e se l’Ospedale di Sassuolo intenda ridurre al minimo, se non vietare, visite esterne almeno fino alla fine delle valutazioni sull’origine del focolaio”.
(Luca Molinari)