“Quale soluzione intende adottare la Giunta regionale per avere un funzionale servizio di elisoccorso nei pressi dell’ospedale di Carpi e con quali costi?”
È quanto chiede Stefano Bargi (Lega nord) in un’interrogazione presentata in Regione a proposito delle condizioni di atterraggio degli elicotteri del 118 che trasportano pazienti gravi all’ospedale di Carpi, che – riferisce – “fornisce servizi sanitari ad almeno 4 comuni della zona”.
Da quando è stata ritenuta “non idonea” l’area di atterraggio predisposta vicino al Pronto soccorso e poi trasformata in un parcheggio, – riferisce il consigliere – in caso di bisogno l’elicottero del 118 atterrerrebbe “in aperta campagna, oppure all’aeroporto di Budrione o al centro dello stadio ‘Cabassi’, con accordi diretti via radio fra i piloti a bordo e gli addetti a terra”.
Bargi considera l’attuale soluzione “insoddisfacente, a causa – spiega – del pessimo stato delle strade che conducono all’aeroporto di Carpi e per l’inadeguata logistica dello stadio che si trova al centro del traffico cittadino”. Mentre l’area adiacente al Pronto soccorso – sostiene – “rimarrebbe il luogo ideale dove far atterrare l’elicottero e consentire l’immediato ricovero del paziente”.
Di qui la richiesta di sapere anche quanto sia costata la predisposizione del vecchio punto di atterraggio e perché l’area sia stata poi trasformata in un parcheggio.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Isabella Scandaletti)