“Che fa la Regione Emilia-Romagna per smaltire le visite pregresse e le nuove prenotazioni che si stanno accumulando?”. A chiedere al governo regionale, con un’interrogazione, di intervenire per assicurare l’erogazione delle prestazioni sanitarie programmabili e non urgenti sospese a causa dell’epidemia da Covid è Stefano Bargi (Lega). Con l’emergenza, spiega il consigliere, “l’Ausl di Modena, l’Azienda ospedaliero-universitaria sempre di Modena e l’ospedale di Sassuolo hanno ritenuto necessario sospendere transitoriamente l’erogazione delle attività ambulatoriali specialistiche, con particolare riferimento a prime visite e prestazioni di diagnostica strumentale (eccetto radiologia, neuroradiologia e medicina nucleare) provenienti dal circuito Cup con modalità ordinaria”. Attualmente, prosegue, “non è ancora possibile recarsi fisicamente presso i punti unici di prenotazione e assistenza di base dell’Ausl, ma sono disponibili i canali telefonici dedicati (spesso intasati dall’afflusso di richieste) e quelli online”. Lo scorso 3 giugno, rimarca poi Bargi, “la Regione Emilia-Romagna avrebbe dovuto depositare e inviare i piani aziendali delle Ausl ma ad oggi non se ne hanno notizie”. Alla luce dell’elevato numero di prenotazioni sospese da recuperare e a fronte di una logistica completamente rimodulata durante l’emergenza epidemiologica, conclude, “si sta registrando un notevole allungamento dei tempi di erogazione delle prestazioni”.
19 Giugno 2020
Sanità Modena. Bargi (Lega): riprendere l’attività ordinaria negli ospedali
Il consigliere chiede all’esecutivo regionale di intervenire per assicurare l’erogazione delle prestazioni sanitarie programmabili e non urgenti sospese a causa dell’epidemia da Covid
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19 Giugno 2020