Durante la commissione Politiche per la salute, presieduta da Gian Carlo Muzzarelli, i consiglieri di Fratelli d’Italia, Annalisa Arletti e Ferdinando Pulitanò, con un’interrogazione hanno chiesto se sia confermata l’intenzione di sopprimere una delle due automediche di Vignola, in provincia di Modena, e quali ricadute potrebbe generare l’eventuale decisione sull’assistenza sanitaria territoriale.
“Sul territorio di Vignola sono attualmente operative due automediche: Vignola 103 e Vignola 107. L’Azienda sanitaria ha ipotizzato la soppressione di una delle due unità, con l’obiettivo dichiarato di recuperare personale da destinare all’automedica tra Carpi e Mirandola, portandola a operare 24 ore su 24. Tale scelta – spiega Arletti in commissione – comporterebbe inevitabili conseguenze sui tempi di intervento, sulla copertura territoriale e sulla qualità dell’assistenza prestata ai cittadini”.
Per l’esponente di Fratelli d’Italia la presenza di due automediche consente un’efficienza significativa, anche in caso di eventi simultanei o ravvicinati, garantendo un “back-up” operativo essenziale. Per questo motivo domanda alla Giunta se sia confermata l’intenzione di chiudere una delle due automediche di Vignola.
Inoltre, chiede “come si intenda garantire la copertura delle aree pedemontane e montane oggi servite da Vignola 103, alla luce dell’allungamento dei tempi di intervento stimato fino al raddoppio” e se non si ritenga più opportuno “prevedere una diversa distribuzione dei carichi di lavoro fra tutti i professionisti del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, invece di operare tagli a servizi già efficienti sul territorio sud della provincia di Modena”.
A rispondere è stato l’assessore alle Politiche per la salute Massimo Fabi: “È stato approvato un progetto di riordino dell’emergenza-urgenza dell’intera provincia di Modena, che si qualifica come un’area di eccellenza grazie anche alla distribuzione dell’automedica. È stato fatto un lavoro tecnico adottando un sistema integrato che tiene insieme distribuzione della popolazione nonché velocità e tempestività del mezzo. Questo per garantire un servizio efficace e superare un sistema frammentato. Attualmente a Vignola è presente la sola automedica 103, attiva h24. Non si prevede quindi una chiusura, ma una riorganizzazione, consentendo un’estensione del servizio di questa automedica. Per il territorio montano, il piano provinciale prevede la distribuzione dei mezzi di soccorso per aumentare l’equità territoriale. La riorganizzazione rappresenta un processo monitorato, partiamo da un sistema che presumiamo migliorativo, che non è scolpito sulla pietra, attraverso il monitoraggio capiremo se è efficace”.
L’assessore ha poi citato l’ambulatorio a bassa complessità di Vignola, che, “tutelando il ruolo del Pronto Soccorso, verrà attivato in affiancamento, non in alternativa, per i codici minori, al fine di garantire una presa in carico integrata”.
“Sarà nostro compito monitorare tutta questa riorganizzazione – ha replicato la consigliera Arletti – non vorrei fosse un gioco di coperta corta, dove un avanzamento da una parte corrisponde a un problema da un’altra. Le ambulanze di Bazzano, avendo pensato a una riorganizzazione verso Bologna, difficilmente serviranno l’area pedemontana. Nel dirci che offrirà un servizio a una maggiore popolazione, chiediamoci anche come garantire la stessa qualità”.
(Giorgia Tisselli)



