Sanità e welfare

Sanità Modena. Galli (Fi): Demolire edificio poliambulatorio, non è sicuro

Il consigliere azzurro chiede di intervenire per trasferire la sede in un altro stabile: “L’edificio doveva essere liberato quattro anni fa”

Demolire l’edificio in cui ha sede il Poliambulatorio di Modena, che, per mancanza dei requisiti di sicurezza, era stato deciso di liberare e abbattere ormai quattro anni fa. Lo chiede un’interrogazione in Regione di Andrea Galli di Forza italia, che esorta la giunta a “porre fine a questa situazione di sostanziale pericolo per il personale e per l’utenza”. Dopo vari sopralluoghi da parte dei vigili del fuoco, nel 2011 furono sottoscritti degli accordi tra le due aziende sanitarie di Modena in cui veniva preso l’impegno di liberare l’edificio entro il 2014 per poi procedere alla sua demolizione.

“Dopo quattro anni da quel termine- sottolinea il consigliere Fi- l’edificio occupato dal Poliambulatorio non è stato né oggetto di interventi di adeguamento in tema di sicurezza, né liberato e demolito come era stato previsto”. L’esponente azzurro fa notare anche come, per il miglioramento antisismico del Policlinico, si sia reso necessario trasferire alcune funzioni in spazi del Poliambulatorio, occupando aree che erano già state liberate in vista del trasferimento, senza tuttavia adeguare i sistemi di sicurezza e antincendio. “Un edificio che ospita servizi pubblici così importanti- rimarca Galli- non può essere carente dal punto di vista della sicurezza. Il personale, stanco di attendere quanto promesso, è in stato di agitazione sindacale e pronto a mettere in atto uno sciopero che si ripercuoterebbe sui tanti utenti che quotidianamente usufruiscono dei servizi offerti dal Poliambulatorio”.

Per questo il consigliere Fi chiede alla giunta di “intervenire per porre fine a questa situazione di sostanziale pericolo per il personale e per l’utenza” e se “non ritenga che, dopo quattro anni dal sisma, non sia il momento di procedere con l’accordo sottoscritto nel 2011 per la demolizione di questo edificio e quindi di farsi promotore verso l’Azienda Ausl e il Policlinico di Modena in questo senso”.

(Giulia Paltrinieri)

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