Sanità e welfare

Sanità Modena. Gibertoni (M5s): annullare provvedimenti disciplinari a medici di continuità assistenziale

Nell’interrogazione si legge che le affermazioni dei medici pubblicate da un quotidiano locale, causa del procedimento disciplinare avviato dall’Ausl, “pur critiche, sono costruttive e utili a evitare che il servizio venga depotenziato”

Giulia Gibertoni (M5s), in un’interrogazione, chiede alla Giunta regionale se non consideri “inopportuno l’avvio di ben 25 provvedimenti disciplinari in una sola Ausl nei confronti di medici di continuità assistenziale”.

L’Azienda di Modena – spiega la consigliera – avrebbe infatti avviato in questi giorni “un procedimento disciplinare nei confronti di un gruppo di medici di medicina generale”, a cui si contesterebbe di aver tenuto “comportamenti in contrasto con i propri doveri di professionisti convenzionati” a causa di un’intervista rilasciata a un quotidiano locale e riportata in un articolo pubblicato il 14 marzo scorso, dove “i medici evidenziavano la mancanza di vigilanza” contro atti di violenza, minacce e aggressioni, sottolineavano che non emergerebbe “alcun miglioramento della qualità tanto sbandierata dall’Ausl” e, infine, che ci sarebbero “costi aggiuntivi”, ma non risulterebbe “chiaro chi se ne faccia carico”.

Gibertoni cita anche un’ulteriore segnalazione dei medici relativa alla “soppressione del ‘triagista’” che potrebbe essere “causa di disservizi nell’eventualità che i medici siano tutti impegnati in visite domiciliari” e che quindi “la guardia medica risulti scoperta”.

Queste valutazioni – rileva la consigliera – sono state considerate “offensive”, perché getterebbero “grave discredito sul legale rappresentante”, perché supererebbero “il legittimo esercizio del diritto di critica” e perché violerebbero “il dovere di fedeltà”, ma queste “contestazioni” sembrano “eccessive” rispetto ai contenuti dell’articolo, tanto da risultare dirette a “reprimere ogni critica legittima e trasparente”.

Gibertoni, al contrario, contesta il fatto che l’Ausl taccia sul “taglio del triage”, sui “costi aggiuntivi e sulla loro copertura” e sullo “svolgimento delle attività dei medici con ben 13 scoperture”, il territorio modenese, infatti, in base alla popolazione, dovrebbe disporre di 38 medici per il servizio di guardia medica, mentre ne ha solo 25.

La consigliera invita quindi l’esecutivo regionale a chiedere l’annullamento dei procedimenti e ad avviare il potenziamento del servizio di guardia medica integrando le posizioni mancanti.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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