Sanità e welfare

Gibertoni (M5s): “Microchip nei camici, rimuovere i vertici Ausl di Modena”

La consigliera chiede alla giunta di intervenire nella vicenda che vedrebbe l’installazione di alcuni dispositivi nelle divise del personale sanitario

medico di famiglia
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Giulia Gibertoni (M5s)
Giulia Gibertoni (M5s)

Rimuovere i vertici delle Ausl modenesi dove sarebbero stati trovati dei microchip nel camici del personale sanitario. E’ questa la richiesta dell’esponente del Movimento Cinque Stelle Giulia Gibertoni, che interroga la giunta regionale sulla vicenda dei dispositivi elettronici che alcuni dipendenti Ausl avrebbero trovato nelle divise. “E’ previsto un controllo a distanza dei lavoratori, ma che può avvenire soprattutto per esigenze organizzative, per la sicurezza sul lavoro e che deve essere previsto dall’accordo collettivo – si legge nell’interrogazione -, accordo che sembra però non sia stato firmato da sindacati e azienda”. Inoltre, “non è sostenibile la tesi secondo cui questo sistema permetterebbe di riconsegnare i capi ai proprietari dopo il lavaggio, visto che esistono le targhette con nome e codice a barre per risalire ai dipendenti che li hanno utilizzati”.

Per la consigliera Gibertoni “la dignità dei lavoratori è il confine non valicabile e non dovrebbe essere consentito introdurre e utilizzare sistemi informativi per il controllo del comportamento dei dipendenti, principio previsto anche dal nostro ordinamento”. Per questo, l’esponente del M5s chiede alla giunta regionale se è a conoscenza di questa vicenda, se non ritiene opportuno “valutare la rimozione dei vertici Ausl interessati e se le Ausl che avrebbero utilizzato questi dispositivi siano in grado di smentire che con questi microchip erano in grado di controllare e seguire gli spostamenti dei lavoratori”. Inoltre, Gibertoni chiede se sia “stato indetto un bando pubblico, per quale importo e se non si ritenga di destinare queste somme per spese sanitarie”.

(Margherita Giacchi)

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