Fare chiarezza sulla realizzazione delle case di comunità in provincia di Modena, in particolare in relazione ai fondi del Pnrr
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “nel modenese è ultimata la progettazione delle Centrali operative territoriali, una hub a Modena e 6 spoke negli altri distretti per 2,4milioni di euro, tecnologie comprese, con l’obiettivo di avere pienamente funzionanti entro marzo 2024. Ad oggi i progetti sono tutti validati e si va verso affidamento ed esecuzione lavori e scadeva il 30 marzo 2023 la progettazione definitiva delle 13 Case della Comunità della provincia di Modena, (per un totale di 19,8 milioni), alcune da costruire come San Felice, Vignola, Pavullo, Pievepelago, altre invece oggetto di manutenzione o ristrutturazione, come a Concordia, Cavezzo, Guiglia, Castelfranco, Sassuolo, Montefiorino, Formigine, Zocca, Fanano”.
Tagliaferri sottolinea inoltre come “i progetti del PNRR seguono una rigida calendarizzazione e un’erogazione dei fondi legata al solo raggiungimento di obiettivi specifici e di milestone definite. Il mancato raggiungimento di obiettivi del PNRR può comportare non solo una mancata erogazione di fondi per opere successive, ma anche la restituzione di quanto già elargito: sono 45milioni e mezzo i fondi stanziati per l’Ausl di Modena, cui si aggiungono i 27,5 milioni per un totale di 73 milioni sui due filoni della Missione 6 Salute del Pnrr. A fine febbraio si apprendeva a mezzo stampa che “gli ultimi tempi hanno visto la necessità di riquantificare la differenza tra le assegnazioni e il ricalcolo alla luce dei costi extra, in un confronto continuo con la regione. La differenza da colmare è di 8.265.835 euro”: una prima risposta, pari a 4.660.375 euro, è già stata definita con Decreto a fine 2022, ma sono più di 3milioni 600mila euro a mancare per la copertura totale dei progetti”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se l’impossibilità di realizzare anche solo una parte del progetto “case della comunità”, ad esempio una o due strutture, per motivi di qualsiasi genere, comporta l’impossibilità di procedere con la realizzazione dell’intero sistema Casa della Salute, a livello provinciale o a livello regionale, e quindi di perdita dei fondi PNRR a noi destinati”.
(Luca Molinari)
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