Per il 2024 al sistema sanitario regionale andranno, dalle stime, risorse per circa 9,8 miliardi di euro (di queste circa 9,6 di risorse statali), in continuità con il 2023.
Via libera in commissione Politiche per la salute e politiche sociali alle linee di programmazione e finanziamento per le aziende del servizio sanitario regionale sul 2024.
Nel documento si precisa che in Conferenza Stato-Regioni non è ancora stata raggiunta un’intesa su questo finanziamento e si chiede a Roma un incremento dei fondi per i maggiori costi che dovranno sostenere le aziende nel 2024 per gli incrementi, in primis, delle spese farmaceutiche (150 milioni di euro in più nel 2024 per i nuovi farmaci) e dei costi per i rinnovi contrattuali del personale assunto negli ultimi anni (600 milioni di euro).
Dall’assessorato si spiega che questo aumento di spesa “non è compensato da un analogo incremento del finanziamento a livello nazionale, tanto che dovremo intervenire con risorse regionali straordinarie”.
Dalla commissione anche l’ok ai bilanci delle aziende sanitarie per il 2023. Tutte le aziende della regione hanno chiuso il bilancio in pareggio.
La Lega ricorda che per il 2024 il governo nazionale ha stanziato più risorse rispetto al 2023, 5 miliardi in più a livello nazionale, che si traducono in più di 400 milioni a livello regionale. Sui bilanci del 2023 si sottolinea che la situazione è migliorata, “i conti sono in equilibrio”, ma si rileva anche che per avere i bilanci in ordine ci sono stati stanziamenti straordinari, “ad aprile sono stati spesi 9 milioni di euro”. Critiche, infine, sul tema liste d’attesa, “ancora troppo lunghe, in alcuni casi addirittura chiuse”.
Europa verde sollecita chiarimenti sul problema delle agende bloccate. Si chiedono poi numeri più chiari sulle risorse destinate al privato convenzionato.
Per Emilia-Romagna Coraggiosa, sui bilanci, “non c’è la copertura totale per l’incremento del personale sanitario, i pezzi del puzzle vengono incastrati in modo forzato”. “Le risorse nazionali risultano insufficienti – si rimarca – rispetto alla domanda di salute dei cittadini”.
Per Fratelli d’Italia, al contrario, i numeri confermano che gli stanziamenti statali sono aumentati, “mentre per mesi – si sottolinea – la sinistra aveva raccontato il contrario”. Si interviene poi sui bilanci per il 2023: “Anche in questo caso si affermava il contrario, si diceva che mancavano risorse”. Infine, da Fdi si sollecita una revisione della riforma dell’emergenza e urgenza, in quanto “c’è ancora molta confusione”.
Sulle liste d’attesa la giunta conferma che dal prossimo 30 giugno non ci saranno più agende chiuse.
(Cristian Casali)
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