Sanità e welfare

Sanità, no allo scorrimento delle graduatorie degli operatori socio-sanitari

Bocciata una risoluzione presentata da Piccinini (Movimento 5 stelle) per chiedere attingere dalle graduatorie per assunzioni a tempo indeterminato e dare risposte alle strutture regionali

Bocciata la proposta di procedere allo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione a tempo indeterminato di operatori socio-sanitari nelle strutture regionali, per potenziare i servizi ed evitare il ricorso a ulteriori concorsi con le conseguenze sul piano dei costi e dei tempi. La commissione Sanità (presieduta da Ottavia Soncini) non ha approvato la risoluzione presentata da Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) con la quale ha evidenziato la necessità di rispondere ai fabbisogni del sistema sanitario e socio-sanitario regionale.

“L’operatore socio-sanitario (Oss) -ha sottolineato la consigliera- è una figura fondamentale, che svolge importantissime attività di cura e di assistenza alle persone in condizione di disagio o di non autosufficienza. In Emilia-Romagna, anche a seguito del pesantissimo impatto della pandemia, sono stati svolti concorsi pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di Oss, dando luogo a graduatorie alle quali è possibile accedere per procedere ad assunzioni, fino alla loro scadenza, prevista per il prossimo settembre”. Per queste ragioni Piccini ha presentato la risoluzione affinché “si possa corrispondere ai reali fabbisogni del sistema sanitario e socio-sanitario”. “Da maggio ad oggi -ha concluso- sono usciti nuovi concorsi nonostante ci siano ancora graduatorie in essere quando ci sono persone in attesa da tanto tempo”.

Daniele Marchetti (Lega) ha presentato un emendamento (anche questo bocciato) per chiedere di “proseguire il cofinanziamento dei corsi di formazione per Oss a fronte di una richiesta importante di questa figura a livello territoriale. I costi di formazione sono elevati, specie per chi è disoccupato, e da qui l’idea di abbattere il costo di iscrizione per rendere i corsi più accessibili”.

Per Marilena Pillati (Partito democratico) “serve una risoluzione più di metodo che di contenuto, sul quale siamo d’accordo. Ma prima di procedere con lo scorrimento della graduatoria occorre accertare la possibilità di effettuare le stabilizzazioni di chi possiede i requisiti. Questa modalità di procedere alle stabilizzazioni a livello regionale è condivisa anche con i sindacati”.

(Lucia Paci)

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