“Con i nuovi Lea, secondo notizie stampa, varie prestazioni chirurgiche, finora effettuate gratuitamente in day surgery, saranno trasferite in regime di prestazione ambulatoriale, circostanza che implicherebbe il pagamento del ticket”.
Lo segnalano Raffaella Sensoli e Andrea Bertani (M5s) in un’interrogazione dove sollecitano la Giunta regionale ad attivarsi nelle sedi di confronto Stato Regioni per bloccare la nuova iniziativa governativa che aggraverà i costi per i cittadini.
“Dalle tabelle del ministero della Salute- spiegano i consiglieri- si evince che il carico complessivo, calcolato al ribasso, è di circa 18 milioni di euro imputabili al trasferimento di prestazioni erogate in precedenza in regime di ricovero, nonché di 42 milioni che arriveranno dall’inserimento di nuove prestazioni negli elenchi relativi alle attività ambulatoriali”.
“La somma- aggiungono- supera i 60 milioni di euro che, al di là delle dichiarazioni dei tecnici del ministero, di fatto costituisce un sistema di nuovi ticket e, quindi, di incremento della spesa sanitaria a carico dei cittadini”.
Sensoli e Bertani rilevano che “oggi, nel sistema pubblico, anche nella nostra regione, le liste di attesa per questi tipi d’intervento sono rilevanti e, per molti osservatori, dietro i tempi lunghi c’è la volontà di dirottare l’utente verso il privato”. “Per molte regioni- riferiscono- non ci saranno grossi impatti, dal momento che non hanno una rete ambulatoriale adatta a farsi carico di queste prestazioni, mentre in Emilia-Romagna, grazie alla presenza di una rete ambulatoriale privata convenzionata capace di sfruttare l’opportunità, l’erogazione di queste prestazioni in ambito ambulatoriale sarà applicabile da subito, con grave danno economico soprattutto per le fasce più deboli”.
“L’attuale situazione economica dei ceti meno ambienti- denunciano i consiglieri- dovrebbe spingere Governo e Regioni a ridurre il peso della tassazione sulle famiglie, al contrario, con questo tipo d’interventi, lo si aggrava”.
Di qui, la richiesta di valutare l’abolizione del super-ticket, la progressiva compartecipazione residua alla spesa in base al reddito, a patto che il costo nel pubblico resti minore che nel privato, e il mantenimento dell’esenzione dal ticket per malati cronici, disoccupati e persone con disabilità grave.
Sensoli e Bertani vogliono sapere infine quali esiti abbia prodotto l’approvazione a maggioranza, il 12 gennaio 2016, della risoluzione presentata dal M5s per introdurre modifiche al sistema dei contributi degli assistiti alla spesa sanitaria (ticket) in modo da ovviare ai casi in cui tale contributo risulti superiore al costo effettivo della prestazione.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Antonella Celletti)