Via libera dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, ai nuovi requisiti di accreditamento collegati all’offerta assistenziale sanitaria, sociosanitaria e sociale per l’assistenza territoriale a domicilio. Sì dalla maggioranza, voto d’astensione dalle minoranze.
Si è reso necessario modificare, nella normativa regionale, alcuni requisiti di autorizzazione e accreditamento contenuti nell’intesa con Roma (dell’agosto 2021) al fine sia di renderli più aderenti al modello regionale (con particolare attenzione alla condizione dei lavoratori) sia di esplicitarne meglio il contenuto per facilitare l’operato delle commissioni durante la fase di valutazione.
Nell’ambito dell’emergenza collegata al covid è stato rafforzato il sistema di assistenza territoriale, a partire dalle cure domiciliari. La Regione Emilia-Romagna indica l’assistenza domiciliare tra i propri obiettivi strategici: ha sviluppato, negli anni, un modello assistenziale consolidato su tutto il territorio regionale, capace di importanti volumi di attività (questo modello prevede la presa in carico del paziente attraverso l’analisi multidisciplinare del bisogno dell’assistito e la definizione di un piano personalizzato).
(Cristian Casali)