Sanità e welfare

Sì alla stabilizzazione del personale precario in sanità

Le 13 Asl hanno avviato le procedure da ottobre e saranno reperite le risorse per il fabbisogno dei piani triennali per il personale sociosanitario

Stabilizzare il personale precario della sanità che ne ha i requisiti. È stata approvata all’unanimità dei votanti la risoluzione bipartisan, a prima firma Marco Mastacchi (Rete civica) e sottoscritta anche da Ottavia Soncini (Pd), discussa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta dalla vicepresidente Francesca Maletti. Voto favorevole è stato espresso da Partito democratico, Emilia-Romagna Coraggiosa, Lista Bonaccini, Movimento 5 stelle, Lega, Rete Civica e Fratelli d’Italia.

Secondo la dem Soncini, le “procedure per la stabilizzazione sono state intraprese, da ottobre, dalle 13 Asl regionali. Si avrà così la strutturazione a tempo indeterminato dei precari e il reperimento delle risorse per coprire il fabbisogno dei piani triennali per il personale sociosanitario”. I due punti elencati dalla consigliera, sono gli impegni chiesti alla giunta con la risoluzione.

Marco Mastacchi ha sottolineato come occorresse impegnarsi nella legge di Bilancio statale 2022 “per la stabilizzazione del personale del ruolo sanitario e degli operatori socio-sanitari aventi (in base a rapporti a termine) una determinata anzianità di servizio presso enti e aziende del Servizio sanitario nazionale, ivi compresi quelli non più in servizio, e la nuova possibilità può trovare applicazione nel periodo 1 luglio 2022-31 dicembre 2023, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto dei limiti generali di spesa per il personale degli enti e delle aziende del Servizio sanitario nazionale”.

(Gianfranco Salvatori)

Sanità e welfare