“Sollecitare il sistema sanitario pubblico regionale a potenziare programmi di cura e assistenza specifici destinati alla sorveglianza delle persone con postumi del Covid, ponendo particolare attenzione ai risvolti, anche psicologici, in coloro che sono stati ricoverati o posti in isolamento e che presentano ancora sintomi di varia natura, tutto ciò per scongiurare cronicizzazioni”.
L’Assemblea legislativa ha approvato la risoluzione a firma Silvia Zamboni (Europa verde), sottoscritta anche dai dem Stefano Caliandro e Antonio Mumolo, per sollecitare l’esecutivo regionale a favorire l’attivazione di specifici percorsi rivolti ai malati con postumi da Covid.
Per Silvia Zamboni è “fondamentale assistere chi è stato colpito da Covid e ne ha ancora i postumi, prevedendo programmi specialistici specifici di assistenza, con l’obiettivo di prevenirne cronicizzazioni che, peraltro, avrebbero ripercussioni negative sulla spesa sanitaria pubblica oltre che, ovviamente, sulla qualità di vita degli stessi pazienti”
L’atto è stato poi modificato attraverso due emendamenti firmati dagli stessi proponenti Zamboni, Caliandro e Mumolo, oltre che dall’esponente del Pd Francesca Maletti. In particolare, nei due emendamenti si esplicita che in regione è già in corso, da parte di diversi organi (soprattutto sanitari), un’attività collegata a queste tematiche.
Stefano Caliandro, nel ribadire l’importanza dell’argomento, ha parlato della “necessità di prendere delle decisioni”. “La responsabilità di chi amministra la cosa pubblica- ha sottolineato- diventa ancora più evidente, c’è la consapevolezza che esiste un mondo più fragile che va monitorato”.
Per Francesca Maletti “siamo ancora in una fase del Covid in cui la vaccinazione è centrale, è importante però definire anche percorsi rivolti ha chi ha postumi collegati alla pandemia, certamente su questo c’è l’impegno della Regione Emilia-Romagna”.
Per Simone Pelloni (Lega) “è anomalo che sia la maggioranza a chiedere di fare una cosa che già in parte si sta facendo”. Certamente, ha aggiunto, “occorre la massima attenzione su questo tema”.
L’Assemblea ha approvato anche, votandola per parti separate, una risoluzione, sullo stesso argomento, presentata da Silvia Piccinini (Cinquestelle). In particolare, ha ottenuto l’ok la richiesta rivolta al governo regionale di “garantire il coordinamento complessivo degli studi osservazionali già avviati o di successiva attivazione da parte delle aziende sanitarie sugli esiti a distanza dell’infezione da Covid, in modo da assicurare la massima sinergia nell’assistenza”. Il Covid, ha poi rimarcato la consigliera, è una patologia “che necessita di un monitoraggio continuo della fase post guarigione; la letteratura scientifica ha definito alcune condizioni particolari in chi è guarito dall’infezione, come ad esempio la sindrome da post terapia intensiva, con effetti sulla normale ripresa delle attività quotidiane, la sindrome da post affaticamento virale, con problemi di stanchezza, il danno permanente d’organo, soprattutto polmoni e cuore, e il ‘long Covid’, una condizione di difficile inquadramento in cui permangono una molteplicità di sintomi anche diversi mesi dopo l’infezione”.
(Cristian Casali)