Per le analisi sulla qualità dell’aria a Borgo Val di Taro del febbraio 2017 esistono due documenti che riportano risultati differenti: uno sottoscritto dal direttore del servizio Igiene e sanità pubblica dell’Ausl di Parma e l’altro contenuto nel documento di aggiornamento sulle misure aria ambiente in esterno elaborato da Arpae Parma. A metterlo nero su bianco è Fabio Rainieri (Ln) in un’interrogazione, depositata oggi, nella quale chiede spiegazioni all’esecutivo regionale. La questione riguarda le emissioni di odori nauseabondi che hanno investito il comune del Parmense e che, scrive il consigliere nell’atto ispettivo, “si sospetta siano causate dalla produzione di ceramiche della Laminam”.
Non solo: Rainieri mette in evidenza che “nel documento dell’Ausl di Parma il valore di acroleina, principale sostanza sospettata di causare le emissioni odorigene e fortemente dannosa per la salute, è di 0,68 mg/Nm3. Un dato che però- rimarca il leghista- deve essere correlato al livello di produzione di quel giorno, che era di un terzo di quella massima autorizzata”. E aggiunge: “è anche quasi certamente notevolmente inferiore al reale perché rilevato con un metodo (Epa To 11A) che a camino, secondo la quasi unanimità degli studi scientifici sulla materia, sottostima la concentrazione della acroleina del 70-90 per cento”.
Infine, Rainieri ritorna sulle parole del sindaco di Borgo Val di Taro che nel gennaio 2017 “dichiarò pubblicamente- sottolinea l’esponente del Carroccio- che Ausl e Arpae Parma stavano effettuando controlli caratterizzati da campionature specifiche e particolari, le quali, anche se ancora in corso, consentivano già di affermare che non vi erano emissioni fuori norma. Ma le prime analisi- specifica Rainieri- sono state effettuate il 2 febbraio e non ne risulta alcuna a gennaio”.
Per questo chiede alla Giunta regionale se “esistano analisi effettuate a Borgo Val di Taro nel gennaio 2017, come affermò il sindaco,” e in caso affermativo “per quali motivi non risultino nella documentazione ufficiale prodotta da Arpae e Ausl di Parma”.
(Andrea Perini)