Sanità e welfare

Bocchi (FdI): “Chiarire se l’Azienda ospedaliero-universitaria e l’Ausl di Parma verranno accorpate”

Con un’interrogazione, sottoscritta dal consigliere Tagliaferri, si chiede di aprire un confronto formale nel rispetto dei lavoratori coinvolti e di principi di partecipazione e trasparenza

La giunta chiarisca se è in corso un accorpamento tra l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma e l’Ausl di Parma, e quale sia l’effettivo stato di avanzamento di tale ipotesi. Sottolineando “l’incompatibilità di una corretta gestione della sanità pubblica regionale con una riforma organizzativa tanto rilevante senza un preventivo coinvolgimento delle Assemblee legislative territoriali e dei sindacati di categoria” Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione sottoscritta da Priamo Bocchi (primo firmatario) e Giancarlo Tagliaferri per chiedere “garanzie alla giunta regionale in merito alla tutela dell’occupazione e alla salvaguardia della qualità dei servizi erogati nei territori coinvolti, anche alla luce delle possibili ricadute su personale, pazienti e comunità locali”.

“Negli ambienti istituzionali e professionali del settore sanitario parmense -ha spiegato Bocchi- circolano sempre più insistentemente indiscrezioni circa un progetto di unificazione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma e l’Azienda Usl di Parma, in un’operazione che coinvolgerebbe strutture nevralgiche come gli ospedali di Parma, Fidenza e Borgo Val di Taro, nonché servizi essenziali quali le radiologie e i laboratori analisi. Secondo quanto denunciato pubblicamente da una sigla sindacale del comparto pubblico, tale progetto sembrerebbe in fase avanzata e ‘di fatto già deciso’, nonostante non vi sia stata alcuna comunicazione ufficiale né alcuna apertura di un tavolo di confronto preventivo”.

“L’unificazione di due grandi aziende sanitarie, con impatto su più presidi ospedalieri e su interi dipartimenti clinici -ha proseguito il consigliere- comporterebbe scelte strategiche,
logistiche, occupazionali ed economiche di enorme rilevanza e deve quindi avvenire con la massima trasparenza e confronto”.

Per queste ragioni Fratelli d’Italia interroga l’esecutivo per sapere “quali sono i criteri di indirizzo strategico, sanitario, economico e organizzativo che motiverebbero una simile operazione, e se sia stato condotto uno studio di fattibilità, impatto o sostenibilità dell’unificazione”. FdI invita inoltre ad “attivare, un percorso formale di confronto e
concertazione con i rappresentanti dei lavoratori nel rispetto della Costituzione e dei principi di trasparenza e partecipazione”.

(Lucia Paci)

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