“Quale la valutazione sulla sostenibilità economica per azienda ospedaliero-universitaria e azienda sanitaria di Parma sul contratto con il laboratorio privato CERB? Quale la spesa annua per questa attività di analisi? Non sarebbe stato meglio puntare, con nuovi investimenti, sull’Anatomia patologica?”.
Queste richieste arrivano, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale discussa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Gian Carlo Muzzarelli), da Priamo Bocchi (Fratelli d’Italia).
“Nel 2022 – spiega il consigliere – il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma ha stipulato con il laboratorio CERB un contratto per l’attività di analisi e refertazione degli esami istopatologici provenienti dalle specialità chirurgiche dell’ospedale di Vaio nel comune di Fidenza (chirurgia generale, ginecologia, urologia, otorinolaringoiatria e gastroenterologia), di fatto sollevando l’istituto di Anatomia patologica che aveva rilevato questa attività”. Bocchi rimarca che “si tratta, in considerazione dell’attività chirurgica di questi reparti dell’ospedale di Vaio, di un numero ingente di esami, non inferiore ai 200 annui”.
La risposta arriva in commissione dall’assessore regionale Massimo Fabi: “Questo accordo di fornitura con il CERB è il frutto di una scelta che ha l’obiettivo di migliorare la qualità del processo, a partire dal tema dei tempi, i costi delle prestazioni sono stabiliti dal nomenclatore tariffario, con anche sconti previsti su alcuni servizi”.
“La risposta non chiarisce certi dubbi”, replica Bocchi.
(Cristian Casali)