Sanità e welfare

Castaldini (Fi): garantire la copertura sanitaria ai dipendenti Ue dell’Efsa

“I lavoratori e i pensionati dell’Autorità per la sicurezza alimentare hanno un’assicurazione europea ma potrebbero non avere più la tessera sanitaria e doversi pagare tutte le prestazioni”. L’assessore Donini: “C’è la proroga fino al 31 dicembre ed è in corso un confronto fra Regioni nonché ministeri di Salute ed Esteri per un accordo”

La giunta intervenga sul “rischio di esclusione, dai servizi sanitari garantiti, dei dipendenti dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa)”.

Lo ha chiesto, in un’interrogazione, Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, che ha voluto anche sapere “se dipendenti di altre agenzie o beneficiari di assicurazioni sanitarie siano a rischio di riduzione dei servizi sanitari garantiti”. Inoltre, la consigliera forzista ha chiesto “se anche i dipendenti regionali, che sono 435, alla quale viene pagata un’assicurazione sanitaria, siano a rischio di parziale esclusione dal servizio sanitario regionale e se ritenga che in questo modo sia garantito il diritto alla salute pubblica e universalistica”. Dopo il 31 dicembre, ha detto Castaldini “i dipendenti potrebbero essere cancellati dall’anagrafe sanitaria solo perché hanno un’assicurazione medica integrativa, riconosciuta come un bonus dall’Autorità”.

In commissione Politiche per la salute, presieduta da Ottavia Soncini, l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, ha risposto che “il rinnovo è attualmente sospeso e si attende il parere del ministero della Salute. La Regione assicura ai cittadini il diritto universalistico alla salute. Esiste la proroga fino al 31 dicembre 2023, in attesa della sottoscrizione di un accordo. L’Asl di Parma ha attuato tutte le azioni necessarie, a partire dal dicembre 2022, per il rinnovo delle tessere sanitarie. A livello nazionale, c’è un gruppo di lavoro con le Regioni interessate, il ministero della Salute e quello degli Esteri ed esiste una bozza di accordo che regola l’accesso. Oggi per i dipendenti e i pensionati è prevista la tessera sanitaria con la possibilità di accedere a tutte le prestazioni. Le prestazioni sono pagate dalla Ue. Ricordo che i funzionari e i dipendenti europei sono esenti dagli emolumenti versati dalla Ue (Irpef) e non contribuiscono a fiscalità generale e sanità. La polizza sanitaria è uno strumento di protezione e tutela prevista dal contratto nazionale di lavoro”.

Castaldini ha sostenuto che “la proroga al 31 dicembre è fondamentale. C’è un risvolto politico importante e cioè come la Regione guarda a chi ha una polizza assicurativa”.

La consigliera ha spiegato che “da qualche mese l’AUSL di Parma (dove ha sede l’Efsa, ndr) ha diramato istruzioni in merito al rinnovo delle tessere sanitarie dei dipendenti di Efsa, che dovrà essere effettuato a cadenza mensile, come mensile dovrà essere la scelta del medico di base”. Secondo la consigliera azzurra “è a rischio l’iscrizione del personale di EFSA, sia in servizio sia in quiescenza, al Servizio Sanitario Regionale, e sarebbe imminente il ritiro delle tessere sanitarie e la cancellazione dall’anagrafe sanitaria”. E questo perché, continua la capogruppo, i dipendenti Efsa hanno un’assicurazione sanitaria integrativa Jsis – Joint Sickness Insurance Scheme, che la stessa Autorità riconosce come bonus ai propri lavoratori.

La Costituzione italiana garantisce l’assistenza sanitaria e l’assicurazione Jsis, che “è una copertura assicurativa a rimborso delle spese mediche sostenute, di pura natura economica, il cui premio è trattenuto dal salario del dipendente”, non è una copertura primaria come l’iscrizione al Servizio sanitario. Castaldini teme che “la situazione emersa con i lavoratori e i pensionati di Efsa potrebbe essere solamente la punta di un iceberg, potrebbe riguardare dipendenti di altre agenzie europee e potenzialmente di qualsiasi azienda che fornisce ai propri dipendenti un’assicurazione sanitaria, fino agli stessi dipendenti della Regione Emilia-Romagna”.

(Gianfranco Salvatori)

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