“Si fanno sempre più insistenti le voci riguardanti il depotenziamento del Centro Traumi di Parma, con probabile e imminente soppressione della Chirurgia d’Urgenza e un forte ridimensionamento delle potenzialità operative di Medicina d’Urgenza e Neurochirurgia traumatologica, oltre ad un riordinamento dell’Ortopedia verso una prevalente attività elettiva rispetto all’attività in urgenza”. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se la Regione abbia verificato la veridicità di queste voci e, in ogni caso, “se vi sia l’effettiva volontà di ridisegnare la rete di assistenza ai traumi maggiori”, nel quale caso si chiede di conoscerne “le modalità operative”.
Il consigliere, a questo proposito, chiede di sapere “se gli attuali tre Centri Traumi (Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Ospedale Maggiore di Bologna e Ospedale Bufalini di Cesena) potranno continuare l’attività con le stesse modalità seguite fin dalla loro costituzione” e sel’esecutivo regionale “intenda, in ogni caso, confermare il ruolo, la funzione e l’attività fino ad oggi svolta dal Centro Traumi di Parma, unico ospedale in Regione dotato di tutte le specializzazioni necessari (Parma ha il più alto numero annuale di casi trattati, seguito, nell’ordine da Bologna e da Cesena)”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
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