Risolvere i problemi legati alla carenza di parcheggi destinati al personale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Mastacchi (Rete civica) che ricorda come “il personale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma si trova da anni a fronteggiare una situazione insostenibile legata alla cronica carenza di parcheggi destinati ai dipendenti, nonostante le numerose segnalazioni e richieste di intervento rivolte alla Direzione aziendale: il 23 aprile scorso la Direzione ha comunicato via e-mail, in modo unilaterale
e senza alcun confronto preventivo con le rappresentanze dei lavoratori, che a partire dal 5 maggio 2025 tutte le auto ritenute “parcheggiate in modo non congruo” sarebbero state rimosse forzatamente, generando forte preoccupazione e proteste tra il personale”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “se ritenga accettabile che i dipendenti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma debbano affrontare quotidianamente tali disagi per poter semplicemente accedere al proprio posto di lavoro e se ritenga legittima e conforme alle normative vigenti la decisione unilaterale della Direzione aziendale di procedere con la rimozione forzata dei veicoli, in assenza di stalli tracciati e di un piano di viabilità condiviso”.
Il consigliere vuole sapere dall’esecutivo regionale “quali misure urgenti intenda adottare per tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori, garantendo loro condizioni di accesso al lavoro sicure, eque e rispettose del loro ruolo fondamentale nel sistema sanitario regionale”
Mastacchi chiede all’Assessore alla Sanità di sollecitare l’azienda a predisporre un piano strutturato e partecipato per la gestione dei parcheggi, anche attraverso il coinvolgimento del mobility manager e più in generale se la Regione intenda promuovere un ripensamento complessivo della struttura ospedaliera di Parma, valutando la possibilità di avviare un percorso per la progettazione di un nuovo ospedale, più adeguato alle esigenze dei cittadini e del personale sanitario”.
(Luca Molinari)
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