Fare chiarezza sulle aggressioni ai danni del personale sanitario in regione e comunicare se sia disponibile la raccolta delle stesse ricevute sulla piattaforma SegnalER nel 2024.
A chiederlo è il Partito democratico con un’interrogazione a firma di Maria Laura Arduini (primo firmatario), Andrea Massari, Matteo Daffadà, Raffaele Donini, Marcella Zappaterra, Andrea Costa, Alice Parma, Niccolò Bosi, Francesco Critelli e Barbara Lori.
“Nel 2024 le aggressioni ai danni di medici e infermieri sono state quasi quotidiane. Le violenze fisiche e psicologiche, in Italia, contro medici e infermieri e altri professionisti sanitari, sono aumentate del 33%. In Europa l’aumento è stato del 32%, nel mondo il picco è stato del 39%”, spiega Arduini che ricorda come “in Emilia-Romagna, per le Aziende sanitarie, è disponibile la piattaforma regionale SegnalER per la segnalazione da parte degli operatori sanitari degli eventi collegati alla sicurezza delle cure. SegnalER è una piattaforma applicativa che permette di raccogliere e gestire le segnalazioni delle Strutture sanitarie attraverso un sistema condiviso fra tutte le strutture dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo delle segnalazioni di episodi di violenza verso operatori è quello di migliorare la sicurezza dei professionisti attraverso l’analisi di eventi significativi segnalati spontaneamente”.
Il Pd chiede se sia già disponibile la raccolta delle segnalazioni ricevute sulla piattaforma SegnalER nel 2024, suddivisa per provincia e per tipologia di aggressione (verbale, fisica, ai beni di proprietà), se sia stato inserito il rischio “aggressioni” all’interno della valutazione dei rischi delle aziende sanitarie al fine di individuare le opportune misure di tutela e se fra queste sia compreso il ricorso alle Forze dell’ordine e con quali modalità.
Inoltre, i democratici chiedono alla giunta “se le strutture sanitarie della nostra regione sono dotate di sistemi di videosorveglianza e se si sia rilevato che queste possano essere utilizzate al fine di prevenire le aggressioni a carico del personale sanitario”.
(Luca Molinari)