La Regione estenda le modalità degli screening per la prevenzione dei tumori al seno. A chiederlo è una risoluzione del Pd a prima firma della consigliera Nadia Rossi, per la quale in Emilia-Romagna il carcinoma della mammella è responsabile del 29% dell’incidenza dei tumori maligni nelle donne, con oltre 4.500 nuovi casi all’anno. Il percorso di screening è fondamentale per individuare tempestivamente il tumore e trattarlo quando è ancora nelle sue fasi iniziali, in modo tale da aumentare le possibilità di un esito favorevole delle cure”. Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “a valutare l’inserimento dell’Ecografia Mammaria quale esame richiedibile dal MMG per le donne tra i 40 e i 45 anni qualora lo ritenga indicato e a a prevedere l’Ecografia Mammaria quale esame di screening (personalizzato) per le donne tra i 45 ed i 74 anni con la tipologia di “seno denso” sopra-descritto, identificabile con la mammografia eseguita, secondo giudizio dello specialista senologo per ridurre i casi di carcinoma “di intervallo”.” La risoluzione, inoltre, vuole impegnare l’esecutivo regionale “a garantire l’ammodernamento delle apparecchiature affinché siano disponibili mammografi moderni e comprensivi di tomosintesi, e che le apparecchiature, compresi gli ecografi, vengano tenuti costantemente aggiornati in modo da garantire le migliori possibilità diagnostiche e a valutare, anche sulla base degli esiti degli studi scientifici citati, nel modo più accurato possibile, il contributo diagnostico delle singole metodiche e la validità del loro utilizzo integrato nella capacità di identificare un numero crescente di tumori e sempre più precocemente, ovvero con la maggiore anticipazione diagnostica possibile”. Prima firmataria: Nadia Rossi. La risoluzione è stata sottoscritta anche dai consiglieri Stefano Caliandro, Katia Tarasconi, Roberta Mori, Francesca Marchetti, Lia Montalti, Marcella Zappaterra, Palma Costi,Marilena Pillati, Andrea Costa, Marco Fabbri e Massimo Bulbi. ”