Sanità e welfare

Pd: vaccinare contro il Covid anche chi lavora in appalto nelle strutture sanitarie

Un’interrogazione a prima firma del consigliere Democratico Daffadà chiede di ampliare la platea di chi viene inserito nei piani vaccinali

Inserire il personale dei servizi per Ospedali, CRA e Hotel Covid nei piani di vaccinazione antiCoronavirus, estendendo la somministrazione del siero anche a chi lavora con contratti in appalto.

A chiederlo è il Pd in un’interrogazione a prima firma del consigliere Matteo Daffadà e sottoscritta anche dalle consigliere Francesca Maletti e Marcella Zappaterra.

Gli interroganti ricordano come “il personale dei servizi di pulizie, sanificazione, della ristorazione, dei servizi di lavanderia degli indumenti degli ospiti, della biancheria da letto e bagno delle strutture sanitarie e Cra e ad altro titolo, che operano nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e nelle Rsa, con contratti di appalto, parimenti al personale diretto, sono in prima linea, con un rischio elevato di essere esposti al contagio da Covid-19 e di trasmetterlo a pazienti e persone vulnerabili in contesti sanitari e sociali; per tale motivo la loro mancata inclusione nella vaccinazione preferenziale realizzerebbe una disparità ingiustificata tra lavoratori diretti e lavoratori in appalto”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “quale giudizio esprima in merito ai tempi di vaccinazione del personale dei servizi suddetti degli Ospedali e delle Cra, nonché del personale degli hotel Covid e delle cooperative sociali affidatarie dei servizi alla persona e quali attività siano in atto per raggiungere la piena copertura vaccinale di tali settori lavorativi”.

(Luca Molinari)

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