Il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, effettuino un sopralluogo nel cantiere del nuovo Blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), potranno così verificare di persona lo stato desolante in cui versa.
L’invito rivolto ai vertici regionali è contenuto in un’interrogazione di Tommaso Foti (Fdi-An) che sollecita l’esecutivo a impedire il continuo posticipo della ripresa dei lavori: si tratta, infatti, di una situazione che risulta ormai insopportabile agli abitanti e che penalizza gli utenti della sanità che risiedono in Val d’Arda.
Foti ripercorre le tappe principali della vicenda: il “17 luglio 2013 diventa di pubblico dominio la notizia dell’asserita pericolosità, secondo l’Ausl di Piacenza, della parte vecchia dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda, che precede la sua chiusura e la conseguente limitazione drastica dei servizi sanitari”; “l’8 dicembre 2013 la struttura ospedaliera viene completamente svuotata, mentre il direttore generale in carica dell’Ausl di Piacenza e il sindaco pro-tempore di Fiorenzuola assicurano che ‘tutto tornerà come prima in 26 mesi’”; “l’1 ottobre 2014 viene pubblicato il bando per la partecipazione alla “procedura aperta relativa all’appalto per la progettazione esecutiva e la costruzione del nuovo blocco B del presidio della Valdarda”, con scadenza il 18 dicembre 2014”; “nel gennaio 2015 iniziano le operazioni preliminari per la demolizione del vecchio blocco B”; “il 19 febbraio 2015, su disposizione dell’Autorità giudiziaria che sta svolgendo un’indagine al riguardo, viene sottoposta a sequestro l’area che ospita il cantiere del futuro blocco B. Il cantiere viene dissequestrato il 30 marzo 2015”; “il 16 luglio 2015 la commissione esaminatrice della gara d’appalto per la progettazione e la costruzione del blocco B conclude i lavori, proclamando il vincitore dell’appalto”; il “13 febbraio 2016 viene posata la prima pietra del nuovo blocco B, pietra che, da allora, risulta la sola posata”.
Il consigliere riferisce anche due episodi più recenti: in primo luogo, una dichiarazione del direttore sanitario dell’Ausl di Piacenza del 19 agosto 2016 in cui si cita “il ritrovamento degli idrocarburi in una porzione del terreno dove e’ stato effettuato lo scavo per le fondamenta del nuovo padiglione B dell’ospedale” e dove si sostiene“contiamo di riprendere il cantiere per mettere le fondamenta a fine settembre”. In secondo luogo, la risposta data il 7 settembre 2016 dall’assessore Venturi a una precedente interrogazione dello stesso Foti, da cui “appare evidente, macroscopico e maccheronico l’errore di chi, soltanto pochi giorni prima dava per scontata una riapertura del cantiere entro fine settembre”, mentre “forse la riapertura del cantiere avverrà a Natale, sempre che i dirigenti dell’Ausl piacentina- scrive il consigliere- non decidano di apportare una modifica al progetto appaltato”.
Intanto- conclude Foti- “continuano ad accumularsi inaccettabili ritardi nei tempi di costruzione del blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola, mentre continuano a ritmo frenetico i lavori all’ospedale Vaio di Fidenza, ubicato a pochi chilometri dal primo, il cui ampliamento, contrariamente a ogni previsione, sarà ultimato prima della realizzazione del nuovo blocco B a Fiorenzuola”.
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(ac)