Sanità e welfare

Lega: “Cosa vuol fare la Regione dell’ospedale di Bobbio?”

Matteo Rancan (primo firmatario) e Valentina Stragliati ripercorrono le vicende del nosocomio sull’appennino piacentino e chiedono quale futuro si voglia garantire alla struttura

“Quali sono le intenzioni della Regione in merito all’Ospedale di Bobbio in termini di investimenti, personale e reparti? Con quali tempistiche si intendono realizzarli?

A porre i quesiti alla giunta regionale sono il capogruppo della Lega Matteo Rancan e la sua collega di gruppo Valentina Stragliati. I due consiglieri, nella loro interpellanza, ripercorrono il lungo iter che ha riguardato la struttura sanitaria sull’Appennino, a partire dal 2017, quando il nosocomio era stato declassato in ospedale di comunità, e ricordano come l’ultimo atto della commissaria straordinaria dell’Ausl di Piacenza Giuliana Bensa, “prima di lasciare l’incarico alla nuova direttrice generale Paola Bardasi, sia stato trasformare ufficialmente, dal 1° agosto scorso, l’ospedale di comunità di Bobbio in stabilimento ospedaliero a tutti gli effetti, equiparato cioè a quelli di Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza”.

Rimarcando come “il bisogno di una presenza ospedaliera anche per la gente di montagna è ancor oggi più sentito” e facendo notare l’importanza strategica di Bobbio, cittadina “posta nel cuore della Val Trebbia, a 43 chilometri da Piacenza e 30 Km dal confine ligure”, con un bacino di pazienti di circa 15mila persone, con un’età media che si attesta nella fascia medio-alta, Rancan e Stragliati sollecitano un chiaro pronunciamento da parte dell’esecutivo regionale.

L’Assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini, in fase di replica ha specificato “che l’ospedale di Bobbio continua ad avere i 24 posti letto che ha sempre avuto e anche il punto di primo soccorso assicura il suo funzionamento nell’arco delle 24 ore grazie a una maggiore integrazione del personale medico.” Su Bobbio, ha continuato Donini, “sono programmati sia una serie di lavori strutturali sia di acquisto di macchine di diagnostica a cui seguiranno specifici progetti di telemedicina che ci portano a dire che non stiamo assolutamente arretrando su tale struttura”.

Rancan si è detto soddisfatto delle risposte ottenute “dopo che erano circolate diverse notizie su un depotenziamento della struttura di emergenza/urgenza”. Il capogruppo leghista ha poi concluso esortando la giunta a “smettere di guardare i numeri sui potenziali accessi per strutture mediche in aree interne o in montagna per ragionare sulla strategicità di una struttura sanitaria per un intero territorio”.

(Luca Boccaletti)

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