Con un’interrogazione Giancarlo Tagliaferri (FdI) chiede alla Regione le motivazioni che hanno portato l’Ausl di Piacenza a optare per l’esternalizzazione del servizio Telecup, anziché assumere personale amministrativo interno.
“Il 22 e 23 agosto 2025, la stampa locale ha riportato notizie relative all’affidamento da parte dell’Azienda Usl di Piacenza ad una società esterna del servizio di prenotazioni sanitarie (Telecup), per un importo complessivo di 170mila euro per 15 mesi. Secondo quanto riportato, il contratto prevede che questa società gestisca circa 130mila contatti annuali, in affiancamento al personale Ausl già dedicato al servizio”.
“Il Coordinamento provinciale sanità e medicina territoriale di Piacenza – sottolinea il consigliere – ha espresso forti critiche alla scelta, sottolineando che i veri problemi del sistema non riguardano il call center, bensì i tempi di attesa eccessivi per visite ed esami, spesso superiori di oltre 1 anno rispetto agli standard previsti. Lo stesso Coordinamento – continua – ha inoltre osservato che, con la stessa cifra stanziata (170mila euro), sarebbe stato possibile assumere 5 o 6 dipendenti a tempo indeterminato, potenziando così direttamente i servizi di sportello, Cup e farmacie”.
Pertanto, Tagliaferri chiede alla Giunta – quali siano le motivazioni specifiche che hanno portato l’Ausl di Piacenza a optare per l’esternalizzazione del servizio Telecup, invece che per l’assunzione diretta di personale amministrativo interno e se non ritenga urgente presentare un piano straordinario di riduzione dei tempi di attesa, indicando target quantitativi e tempistiche certe per ciascuna provincia, con particolare attenzione a Piacenza”.
(Giorgia Tisselli)



