Sanità e welfare

Tagliaferri (Fdi): garantire diritto mensa e buono pasto ai dipendenti dell’Ausl Piacenza di via Mazzini

Si chiede di risolvere i problemi già posti con un’altra interrogazione, ma che continuano a rimanere insoluti

Garantire il diritto alla mensa e al buono pasto ai dipendenti dell’Ausl di Piacenza che lavorano in via Mazzini.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “avevo già posto il tema, ma ho appreso che è stata concessa la deroga al chilometraggio per i lavoratori con sede in P.le Milano con l’emissione di un fantomatico e improponibile “Buono Pasto” disponibile solo per le giornate di rientro pomeridiano”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “il motivo per cui i dipendenti con sede in Via Mazzini 62 non siano stati presi in considerazioni come fuori sede e quindi ammissibili al “Buono Pasto” e in quale modo preveda l’Azienda USL di ottemperare correttamente all’art. 1 del Regolamento relativo all’esercizio del diritto alla mensa del personale dipendente per tutti gli aventi diritto”.

Poi ancora: “Perché è stato escluso dall’elenco dei locali disponibili per l’utilizzo dei “Buoni Pasto” il locale individuato come sostituto della mensa con contratto in essere fino allo scorso 31 luglio e se lo stesso sia stato contattato per tale scopo? Qual è attualmente la capienza e la capacità di distribuzione (tempi e modi) dei pasti delle mense dell’AUSL di Piacenza, se siano ritenute sufficienti ed efficienti per ottemperare all’art. 1 del Regolamento relativo all’esercizio del diritto alla mensa del personale dipendente?”.

(Luca Molinari)

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