Sanità e welfare

Tagliaferri (Fdi): serve un commissario straordinario per l’emergenza pronto soccorso di Piacenza

“La tempesta perfetta che ha colpito (anche) il Ps piacentino ha un nome: in inglese è il “boarding”, traducibile nell’ingolfamento di un servizio di Emergenza-Urgenza da parte di malati che necessitano di ricovero ma per i quali i posti letto non sono subito disponibili. Il “tappo” sta provocando ricadute a ritroso. Perchè, stazionando così tanto a lungo i malati in Ps anche gli spazi fisici sono quelli che sono e accogliere nuovi ingressi può risultare un grave problema”  

Nominare un commissario straordinario per gestire l’emergenza posti letto e pronto soccorso vista l’inadeguatezza delle scelte fatte fino ad ora dall’assessorato competente.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che a sostegno dell’allarme “pronto soccorso” cita alcuni episodi avvenuti nei giorni scorsi a Piacenza.
 
In barella dentro il Pronto soccorso per 30 ore prima di essere ricoverato in reparto. Il caso viene denunciato dai familiari di una persona di 60 anni, piacentino, al quale nelle ultime settimane è stata diagnosticata una grave patologia. Un calvario durato oltre un giorno, anche per i familiari, tenuti distanti durante tutto il tempo per ragioni sanitarie, e che si è concluso con il ricovero della persona, in condizioni precarie igieniche e di salute”, sottolinea Tagliaferri che ricorda anche “quanto riportato dal quotidiano Libertà: «Mi sono recata in Pronto soccorso perché, dopo un tamponamento, avevo male alla spalla e mi girava la testa. Ho aspettato un po’, e ancora un po’. E’ passata un’ora. Mi sono rivolto ad un’infermiera. E ho saputo che non sarebbero trascorse meno di 7 o 8 ore prima di essere visto e aver concluso l’iter. E’ per questo che ho deciso di firmare per uscire dal Pronto soccorso decidendo di sottopormi a una lastra in un centro privato». Questa è la voce di un altro piacentino, che nei giorni scorsi si è recato al Pronto soccorso di Piacenza”.
(Luca Molinari)
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