Risolvere i problemi legati alla telemedicina all’Ausl di Piacenza.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Pietro Vignali (FI) che ricorda come “per il telecontrollo territoriale risulta che non sia stata erogata alcuna
prestazione nel suddetto arco temporale e per il telecontrollo ospedaliero, pur registrando alcune attività significative nel settore della cardiologia (2.685 prestazioni nel secondo semestre 2024) e numeri più contenuti in recupero e riabilitazione funzionale (355) e in oculistica (187), permangono valori molto bassi o nulli per quasi tutte le altre specialità. Anche le televisite risultano erogate in misura decisamente inferiore
rispetto a quanto avvenuto in altre aziende sanitarie regionali, quali Bologna e Reggio Emilia”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “quali siano le cause dell’assenza di prestazioni erogate dall’AUSL di Piacenza per il telecontrollo territoriale e per i bassi volumi di telecontrollo ospedaliero e di televisite in molte specialità e quali interventi urgenti intenda assumere per garantire da parte dell’AUSL di Piacenza l’effettiva attivazione e il potenziamento dei servizi di telemedicina, in coerenza con gli obiettivi del PNRR e con gli standard adottati in altre realtà regionali”.
Vignali chiede, inoltre, se siano previsti e con quali tempistiche nuovi investimenti organizzativi e aggiornamenti tecnologici mirati alla piena utilizzazione delle piattaforme e dei servizi di telemedicina nel territorio piacentino.
(Luca Molinari)



