Sanità e welfare

Piccinini (M5s): “Servono linee di indirizzo per monitorare e assistere chi è guarito dal Covid”

Risoluzione della pentastellata: “Alle Ausl si diano indicazioni omogenee, condivise e un coordinamento complessivo. Si escluda poi la compartecipazione alla spesa”

La Regione dia le linee di indirizzo “per la presa in carico post-guarigione da COVID-19, contenenti le indicazioni operative per l’attivazione dei percorsi di follow-up”; fornisca alle Ausl, inoltre, indicazioni omogenee e condivise sulle “modalità attuative e gestionali per la presa in carico dei pazienti clinicamente guariti dall’infezione da Covid-19”. E ancora: la Regione “non assoggetti, in prima applicazione, le prestazioni di follow-up a compartecipazione alla spesa in quanto riconducibili alla tipologia di esenzione P01 (prestazioni specialistiche finalizzate alla tutela della salute collettiva, disposta a livello locale in caso di situazioni epidemiche) del Decreto Legislativo n. 124 del 1998”. Infine, la Giunta garantisca “il coordinamento complessivo” da parte delle Ausl” sugli esiti a distanza dell’infezione da Covid-19, in modo da assicurarne la massima sinergia”.
Sono le richieste contenute nella risoluzione firmata dalla consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) finalizzata a garantire a chi ha contratto il Covid-19 “un servizio di assistenza e controllo successivo alla guarigione, fornito da professionisti del Servizio sanitario regionale (Ssr), che sia in grado di individuare eventuali sequele o complicanze a medio e lungo termine”.

Il quadro clinico della malattia, afferma la capogruppo, non è ancora conosciuto e necessita di un monitoraggio continuo della fase post guarigione, anche nella prospettiva di programmare i servizi per i cittadini. La letteratura scientifica, ha definito alcune condizioni osservate in chi è guarito dall’infezione come ad esempio “la sindrome da post-terapia intensiva, con effetti sulla normale ripresa delle attività quotidiane e frequenti disturbi d’umore; la sindrome da post affaticamento virale, in cui permangono stanchezza e affaticamento; il danno permanente d’organo, soprattutto polmoni e cuore; il “long Covid”, una condizione di difficile inquadramento in cui permangono una moltitudine di sintomi anche diversi mesi dopo l’infezione”.

(Gianfranco Salvatori)

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