Sanità e welfare

Sanità. Punti nascita, Fdi: Giunta intervenga su nuovo governo per revisione norme

Facci: “chiusure hanno avuto impatti negative su comunità locali, specie in montagna”. Sottosegretario Manghi: “Regione già attiva in Conferenza Stato-Regione; pronti a incontrare governo”

Michele Facci (Lega)

La Giunta intervenga sul nuovo ministro della Salute (Roberto Speranza) per rivedere l’accordo Stato-Regioni relativo ai punti nascita, affinché quelli nelle aree montane e disagiate siano preservati o riaperti. Lo chiede Fdi in un question time, sottoscritto da Michele Facci, Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori, finalizzato a garantire in tutti i territori pari dignità nell’accesso ai servizi sociosanitari.

La Regione – ricorda Michele Facci, primo firmatario dell’atto ispettivo – ha provveduto alla chiusura di diversi punti nascita in ospedali di montagna in ottemperanza delle disposizioni ministeriali che stabilivano in 500 parti annui la soglia minima al di sotto della quale procedere obbligatoriamente alla cessazione del servizio. Da più parti, in particolare in regione anche a livello governativo – sottolinea il capogruppo di Fdi – sono state espresse perplessità circa l’opportunità di mantenere in vigore tale soglia, vista l’evidente ricaduta negativa per le comunità locali, improvvisamente private di un presidio sociosanitario di basilare importanza e costrette a rivolgersi agli ospedali di pianura, spesso a considerevole distanza spaziale e temporale.

Il sottosegretario alla Presidenza, Giammaria Manghi, nel ricordare come il tema dei punti nascita sia già stato affrontato dal presidente Bonaccini, proprio nella direzione di una revisioni dei parametri, in sede di Conferenza Stato-Regioni nell’ambito del confronto sul nuovo Patto per la salute, ha confermato la piena disponibilità della Regione ad affrontare il tema anche col nuovo governo appena si aprirà il confronto. A seguito del diniego opposto dal Comitato nascite nazionale alla deroga chiesta dalla Regione alle chiusure dei punti nascita sotto soglia in Emilia-Romagna, il sottosegretario Manghi ha ricordato come le Ausl competenti territorialmente stiano attuando misure per migliorare l’assistenza e per potenziare i servizi del Percorso nascita.

Michele Facci, ritenendo troppo attendista l’atteggiamento dell’esecutivo regionale, ha invitato la Giunta a intervenire in modo risoluto nei confronti del nuovo ministro per la Salute e del nuovo governo per rivedere le norme in materia di punti nascita.

(Luca Govoni)

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