“Non mi permetto di giudicare quello che fanno in altre Regioni, ma in Emilia-Romagna i casi positivi sono quelli acclarati con il tampone molecolare e quello rapido di terza generazione nonché quelli confermati con i tamponi antigenici rapidi mentre non sono contemplati come nuovi casi positivi quelli già positivi e che i controlli continuano a confermare come positivi. Tutto questo è stato condiviso fin dall’inizio della pandemia con il Ministero della Sanità”. L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini ha così risposto al consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi) che vuole chiarezza sulle modalità di conteggio dei nuovi positivi da Coronavirus per evitare confusione tra i nuovi positivi e coloro che, già positivi, si sottopongono a tamponi di controllo che continuano a segnalare la positività (ma non si tratta di nuovi casi, ma di pazienti già in cura).
Alla luce delle parole di Donini, Barcaiuolo si è detto parzialmente soddisfatto perché rassicurato dalla modalità di raccolta dei dati, ma allo stesso tempo è molto critico con “la narrazione che i mezzi di informazione stanno facendo sul fatto che in questa Regione va tutto bene: in tutta la seconda ondata l’Emilia-Romagna è la regione con più malati. In ogni caso è arrivato il momento di unificare a livello nazionale le modalità di conteggio dei casi di positività al Covid”.
(Luca Molinari)