Sanità e welfare

Sanità. Question time Costi (Pd): garantire un’adeguata copertura della medicina di base in tutta la regione

La consigliera cita alcuni casi nel modenese. Assessore Donini: l’obiettivo è riportare su questi territori medici a tempo indeterminato

Con ‘un’interrogazione a risposta immediata (question time) in Assemblea Palma Costi (Partito democratico) chiede all’esecutivo regionale di intervenire per garantire un’adeguata copertura della medicina di base su tutto il territorio regionale, e “nell’immediato per i casi del modenese (Massa Finalese e Migliarina di Carpi)”.

Si stanno moltiplicando, spiega la consigliera in Aula, “i casi di ambulatori di medici di medicina generale in zone decentrate costretti a chiudere per mancanza di avvicendamento al momento del pensionamento del medico convenzionato”. Nel territorio modenese, entra nello specifico, “questa situazione ha già coinvolto i comuni di Finale Emilia, Carpi e anche Pavullo nel Frignano, ma nei prossimi mesi sono annunciati altri pensionamenti”.

Con la pandemia, rimarca Costi, “è assolutamente necessario garantire la presenza dei medici negli ambulatori per seguire le incombenze sanitarie e per garantire assistenza alle fasce di popolazioni più a fragili come gli anziani, in particolare nelle aree non coperte da capillari sistemi di trasporto pubblico”.

L’atto è stato sottoscritto anche da Francesca Maletti, Roberta Mori e Nadia Rossi sempre del Pd.

Il problema della carenza di personale sanitario nelle aree montane e più periferiche, si legge nell’interrogazione, “era già stata oggetto di una risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa lo scorso 23 settembre; nel documento si evidenzia la necessità di riconoscere incentivi economici per sostenere chi opera nei servizi sanitari nelle aree periferiche e montane”.

La risposta arriva in Assemblea dall’assessore Raffaele Donini: “L’Ausl di Modena è al lavoro per risolvere queste problematiche, i cittadini coinvolti stanno ricevendo comunicazioni con le indicazioni per scegliere un nuovo medico e si stanno valutando anche soluzioni per i pazienti con difficoltà di spostamento (per garantire loro la presenza di presidi in loco). Il nostro obiettivo è comunque quello di portare in questi territori medici a tempo indeterminato”.

 

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