Fare chiarezza sul decesso di una ragazza avvenuto a Lugo, in provincia di Ravenna, e chiarire se sia attribuibile anche al non tempestivo intervento dell’automedica, da considerare non eccezionale alla luce del vasto territorio che quest’ultima deve coprire.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “nella notte tra il 12 e 13 aprile scorso, intorno alla mezzanotte, a San Bernardino di Lugo, è stato richiesto l’intervento del 118 per soccorrere una ragazza di 30 anni, senza particolari patologie, per perdita di coscienza: sono intervenute sul posto l’ambulanza ‘Conselice 28’ e l’unica automedica disponibile, quest’ultima giunta con ritardo giudicato eccessivo, tanto che la ragazza è purtroppo deceduta durante il primo soccorso sul posto”.
Evangelisti sottolinea come “l’Ausl ha sospeso l’operatore dell’automedica, ritenendolo colpevole di aver praticato manovre errate e considerando che una corretta manovra di disostruzione delle vie aeree avrebbe potuto salvare la vita della ragazza”.
Da qui l’atto ispettivo per capire se vi siano legami tra il decesso e la lunga attesa dell’arrivo del mezzo di soccorso e per sapere dall’esecutivo regionale “se ritenga necessario ripristinare il sistema di soccorso pre-ospedaliero ante rimodulazione dell’Ausl Romagna”.
(Luca Molinari)
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