Una variazione dei termini temporali di pagamento di prestazioni aggiuntive al personale disposta senza alcuna comunicazione preventiva dall’Azienda sanitaria locale di Reggio Emilia. Sulla questione è intervenuta con un’interrogazione Raffaella Sensoli (M5s) che ha chiesto alla Regione se questa scelta dei vertici aziendali di passare dal pagamento mensile a quello semestrale sia operativa.
“La modifica- sottolinea Sensoli- avrebbe gravi ricadute sui bilanci familiari dei professionisti, in quanto non è la stessa cosa avere 100/200 euro ogni mese o percepirli in un’unica soluzione ogni sei mesi, soprattutto quando si hanno stipendi mensili di 1.400 euro”.
Inoltre, sarebbero sorte anche difficoltà sul nuovo Portale del dipendente, in dotazione a diverse aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, tanto che i lavoratori avrebbero avuto difficoltà a verificare i propri cartellini. In più, anche “i costi della mensa che verrebbero accreditati a prezzo pieno pure nel caso siano state fatte le 6 ore e con la mancanza delle indennità” porterebbero disagi ai lavoratori.
La consigliera chiede quindi come i vertici dell’Azienda sanitaria di Reggio Emilia intendano rimediare a queste difficoltà e a tutte le problematiche di tipo organizzativo.
(Francesca Mezzadri)