Sanità e welfare

Si-Misto: Giunta spieghi azioni intraprese per rivedere chiusura punto nascita Castelnovo ne’ Monti

L’interrogazione dopo che nella notte tra il 24 e il 25 aprile una giovane donna ha partorito in ambulanza prima dell’arrivo dell’elisoccorso

La situazione dei punti nascita dell’Appennino, in particolare quello di Castelnovo né Monti, in provincia di Reggio Emilia, è al centro di un’interrogazione a doppia firma Sinistra italiana Gruppo misto. Nell’atto ispettivo i due consiglieri chiedono all’esecutivo regionale di illustrare “se e quali azioni siano state intraprese per rivedere la decisione di chiudere i punti nascita in Appennino”.

La richiesta arriva dopo che nella notte tra il 24 e il 25 aprile una giovane mamma ha partorito in ambulanza prima dell’arrivo dell’elisoccorso. “Il parto- scrivono nelle premesse in consiglieri- è avvenuto con l’assistenza di due medici e tre infermieri, tutti opportunamente formati per la casistica”, ma spiegano, “senza voler mettere in discussione la professionalità del personale medico e infermieristico, l’episodio avvenuto a Castelnovo né Monti è preoccupante e non accettabile”.

Il fatto è chiamato, in gergo tecnico, ‘parto precipitoso’ ed è su questa particolare tipologia che i consiglieri chiedono numeri precisi: “Quanti ne siano avvenuti nell’Appennino reggiano e quanti negli altri distretti sanitari”.

Gli esponenti di sinistra ricordano infine che “il Consiglio comunale di Castelnovo né Monti, con un ordine del giorno votato all’unanimità, ha espresso la chiara volontà di ripristinare la guardia ginecologica h24, essendo un servizio non riguardante soltanto la maternità, ma la tutela della salute di tutte le donne, approvando un ordine del giorno”.

(Andrea Perini)

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