La giunta spieghi le cause della mancata attivazione del telecontrollo ospedaliero e del limitato utilizzo del telecontrollo territoriale da parte dell’Ausl di Reggio Emilia nel triennio 2022-2024. Pietro Vignali (Forza Italia) interroga l’esecutivo e sollecita interventi organizzativi, formativi o tecnologici per superare tali criticità con tempi certi.
“La Missione 6 del Pnrr – ha precisato il consigliere – prevede consistenti investimenti per il potenziamento della sanità territoriale, la digitalizzazione dei servizi sanitari e lo sviluppo della telemedicina che rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, favorire la continuità assistenziale, ridurre gli accessi nelle strutture sanitarie e contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa.
“Nel triennio 2022-2024 – ha proseguito Vignali – emergono significative criticità nell’attivazione e nell’utilizzo del telecontrollo clinico all’Ausl di Reggio Emilia: il telecontrollo ospedaliero risulta non essere mai stato avviato, registrando zero prestazioni; il telecontrollo territoriale ha fatto registrare solo un numero minimo di prestazioni (19 nel primo semestre 2022 in medicina generale). Al contrario, le televisite risultano erogate in modo più consistente e in alcune specialità raggiungono volumi tra i più alti della regione, pur permanendo specialità in cui la prestazione è scarsamente utilizzata o assente. Le disparità tra telecontrollo e televisite possono evidenziare criticità organizzative interne, nella definizione dei percorsi clinico-assistenziali e nell’integrazione tra professionisti e piattaforme digitali. Inoltre, il mancato utilizzo degli strumenti di telemedicina rischia di compromettere gli obiettivi del Pnrr”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “come intende garantire una più ampia e omogenea diffusione del telecontrollo medico sul territorio provinciale, anche in relazione agli obiettivi e alle risorse del Pnrr”.
(Lucia Paci)



