Con una circolare del 25 giugno scorso, il responsabile della Direzione generale Sanità e Politiche sociali per l’integrazione e Servizio Assistenza territoriale, ha disposto dal primo settembre 2015 l’adozione del “registro per la raccolta delle fustelle”, un registro giornaliero, scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta, che conterrà la data, gli spazi per l’apposizione delle fustelle e il codice della farmacia, “sia in formato numerico che nel formato a barre per la lettura ottica”. Il consigliere rileva che tale circolare consente di dividere il promemoria dalla fustella, “ma non risulta che tale operazione sia avallata dalla normativa nazionale”, che “regola tutta la procedura di spedizione della ricetta ai fini della tutela dell’assistito e del professionista che eroga il farmaco”; una volta erogato il farmaco al paziente e aver inviato i codici della relativa fustella, sottolinea il consigliere, “la validità della stessa viene a decadere e dunque non può più essere riutilizzata”. Inoltre, la riorganizzazione del lavoro prevista dalla suddetta circolare “potrebbe risultare difficoltosa per i farmacisti, chiamati a un ulteriore sforzo burocratico, imponendo loro un appesantimento e ulteriori problematiche derivanti dal fatto che un farmacista non potrebbe più successivamente controllare se una fustella viene o meno dalla propria farmacia”.
Bignami chiede quindi alla Giunta un giudizio sulla circolare sopra richiamata “e se la stessa abbia un valore vincolante per il farmacista o se debba interpretarsi solo come invito”; inoltre, chiede di “rivedere la circolare, nel senso di una maggiore tutela dei farmacisti e nel senso di assicurare una maggiore trasparenza derivante dalla diretta apposizione della fustella sul promemoria”.
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(rg)