Sanità e welfare

Rete civica: “In Romagna ridotto il numero degli infermieri sulle ambulanze, la giunta chiarisca”

A inizio maggio, spiegano i due consiglieri, “l’Ausl della Romagna ha comunicato alle organizzazioni sindacali la decisione di trasformare temporaneamente quattro mezzi di soccorso avanzato a leadership infermieristica in altrettanti mezzi di soccorso di base con soccorritore, uno per ciascuna delle principali aree urbane (Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena)”

“Valutato l’impatto derivante dalla riduzione dei mezzi di soccorso con personale infermieristico?”.

La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Marco Mastacchi e da Elena Ugolini di Rete civica.

A inizio maggio, spiegano i due consiglieri, “l’Ausl della Romagna ha comunicato alle organizzazioni sindacali la decisione di trasformare temporaneamente quattro mezzi di soccorso avanzato a leadership infermieristica in altrettanti mezzi di soccorso di base con soccorritore, uno per ciascuna delle principali aree urbane (Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena)”. Proseguono: “Questa riorganizzazione sarebbe motivata dalla necessità di garantire ferie e riposi estivi agli infermieri”.

Mastacchi e Ugolini, nel rilevare che in Romagna nel periodo estivo c’è una maggiore richiesta di interventi, sottolineano che “la sostituzione dei mezzi di soccorso avanzato con mezzi di base gestiti da associazioni di volontariato rappresenta un arretramento nella qualità complessiva dell’assistenza sanitaria territoriale”. Inoltre, rimarcano, “non viene considerata dall’Ausl della Romagna la possibilità di reintegrare almeno 48 infermieri attualmente impiegati come autisti su automediche o mezzi di soccorso medicalizzati”.

“Negli ultimi dieci anni – si legge nell’atto – si è registrato un incremento di circa 27.000 interventi a fronte di un numero invariato di ambulanze in servizio”.

(Cristian Casali)

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