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Sanità. Riorganizzazione post Covid, Castaldini (Fi): coinvolgere il terzo settore

La consigliera interroga la Giunta anche sulla base del supporto che molte associazioni, tra cui l’Ant, hanno fornito nella gestione domiciliare dei malati

Sapere se si intenda coinvolgere e in che modo, nella programmazione e nella riorganizzazione sanitaria post Covid-19, il terzo settore. A chiederlo, con un’interrogazione, è la consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. Le linee guida che stanno alla base del decreto di rilancio del Paese – sottolinea l’esponente azzurra – quantificano in 2,1miliardi le nuove risorse per la sanità. Nel pieno dell’emergenza sanitaria – evidenzia la capogruppo – il terzo settore ha dimostrato grande capacità di resilienza, garantendo risposte pronte e continue ai tanti e diversi bisogni dei cittadini. Fra queste – ricorda -l’assistenza domiciliare, sia pubblica che privata, ha garantito cure e terapie a moltissimi malati, evitando spostamenti inutili e abbassando il rischio di contagio per i pazienti più fragili. Fra le associazioni più impegnate, Valentina Castaldini cita l’Ant (Associazione nazionale tumori), che gestisce a domicilio, ogni giorno, oltre 3 mila malati oncologici in 11 regioni italiane e circa 1.500 in Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Rimini, evitando l’intasamento degli ospedali e garantendo cure specialistiche adeguate, in sicurezza, a casa.

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