La Regione promuova un sistema di verifica per evitare che errori informatici o di inserimento dati nella prenotazione di prestazioni mediche specialistiche ambulatoriali possano generare anomale sovrapposizioni tali da configurare mancate disdette da parti degli utenti con conseguenti sanzioni amministrative non dovute. È quanto chiede Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione che prende spunto da un caso verificatosi all’Ausl di Reggio Emilia.
Secondo il capogruppo di Fi, prima di procedere alla notifica di sanzioni per il mancato rispetto dei termini di disdetta di una prestazione ambulatoriale specialistica, l’Ausl competente dovrebbe accertare eventuali errori informatici o di altra natura nelle procedure di prenotazione, al fine di evitare atti che possano successivamente essere impugnati dagli utenti con ulteriori eventuali oneri a carico dell’Azienda.
Bignami, pertanto, chiede alla Giunta regionale “a quanto ammontino i costi a carico delle aziende sanitarie e ospedaliere, suddivisi per Ausl e Aosp, derivanti da eventuali errori informatici o di altra natura che abbiano prodotto l’impugnazione della sanzione da parte degli utenti, quante sanzioni per accertata violazione della norma regionale sui termini per la disdetta di una prenotazione siano stati emessi dalle Ausl regionali dall’entrata in vigore, quante siano state impugnate e con quali motivazioni nonché a quanto ammontino le entrate da tali sanzioni, con suddivisione per Ausl e Aosp”.
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(Luca Govoni)