Attivarsi per rendere sicura la garanzia di anonimato dei dati divulgati a fini scientifici. A chiederlo, con un’interrogazione alla giunta, sono i consiglieri regionali di Sinistra Italiana Yuri Torri e Igor Taruffi.
Lo scorso 28 novembre, infatti, ha avuto il via libera la legge Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – legge europea 2017 e visto che gli articoli 28 e 29 intervengono sulle legislazione “in merito al codice in materia di protezione dei dati personali anche in ambiente sanitario”, “la legge -spiegano i consiglieri- permetterebbe l’utilizzo e il trasferimento dei dati sanitari dei pazienti per fini scientifici e statistici a soggetti terzi che ne facessero richiesta per scopi di ricerca scientifica”.
“Nonostante le garanzie di anonimato previste dalla legge, il garante nazionale della privacy Antonello Soro -aggiungono Torri e Taruffi- dichiara che l’anonimato assoluto non esiste. Con alcune tecnologie è possibile reidentificare la persona a cui appartenevano i dati”. Inoltre, “nelle legge non viene espresso l’obbligo di richiedere l’autorizzazione al singolo cittadino all’utilizzo dei suoi dati”.
Quindi i consiglieri di Sinistra Italiana interrogano la giunta per sapere “in che modo voglia attivarsi per rendere assolutamente sicura la garanzia di anonimato dei dati divulgati a fini scientifici e se, in assenza di queste garanzie, voglia agire per posticipare la diffusione dei dati fino al raggiungimento di standard di sicurezza adeguati, come voglia attivarsi per riportare in capo al singolo utente l’autorizzazione all’utilizzo dei dati e in che modo -infine- voglia attivarsi per garantire che i dati in oggetto non vengano utilizzati in alcun modo per fini commerciali”.
(Margherita Giacchi)