Sanità e welfare

Punti nascita: passano impegni Pd per Borgotaro, Castelnovo e Pavullo. No a 11 atti dell’opposizione contro le chiusure

M5s e centrodestra fanno mancare il numero legale su risoluzione dem. Caliandro protesta, poi l’atto viene approvato al secondo tentativo

Il pubblico in aula per il dibattito sui punti nascita

Continua in Assemblea legislativa la discussione sulla chiusura dei punti nascita di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), Borgotaro (Parma) e Pavullo nel Frignano (Modena), oltre a quelli, precedentemente chiusi, di Porretta Terme (Bologna) e Lagosanto (Ferrara).

Approvate due risoluzioni del Pd (la prima a firma Cardinali, Calvano, Zoffoli, Zappaterra, Lori, Iotti; la seconda a firma Zoffoli, Caliandro, Serri, Calvano, Poli, Bagnari, Zappaterra, Rontini, Montalti, Mori, Tarasconi, Sabattini, Molinari, Lori, Campedelli, Cardinali, Iotti, Mumolo e Paruolo) sulla “volontà di continuare a sostenere e potenziare gli ospedali di Borgotaro, Castelnovo, Lagosanto, Pavullo e Porretta Terme”.

Alla prima votazione salta però il numero legale (escono dall’aula i rappresentanti delle opposizioni e vengono sospesi i lavori). Solo a un secondo tentativo i due atti vengono approvati con i voti favorevoli del Pd, astenuti invece Igor Taruffi (Si) e Silvia Prodi (Misto-Mdp).

Il capogruppo del Partito democratico, Stefano Caliandro, ha parlato di “gesto irresponsabile delle opposizioni”, e ha chiesto all’Assemblea di “ribellarsi a questo atteggiamento” attraverso “una nota di demerito” nei confronti delle minoranze.

Nei due atti Pd, in particolare, si specifica che “si darà corso al progetto di riorganizzazione complessiva degli ospedali della montagna, al fine di rafforzare i servizi, agendo sia sul fronte della prevenzione sia su quello della cura, con prestazioni di alta specialità, attuando gli investimenti già previsti a favore degli ospedali di Borgotaro, Castelnovo e Pavullo, in tempi certi”. Inoltre, si garantirà “continuità agli investimenti collegati all’elisoccorso al fine di incrementare il numero di elisuperfici abilitate anche al volo notturno”. C’è un impegno anche “a implementare le azioni relative al percorso ‘salute donne’”.

Paolo Zoffoli (Pd), relativamente alla chiusura dei tre punti nascita, ha parlato di “percorso chiaro, anche da parte dell’assessorato”, evidenziando che “le chiusure, una decisione dolorosa, non sono motivate da scelte di natura finanziaria ma per mantenere la sicurezza sanitaria nei territori”.

Lega nord, Movimento 5 stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia-An, negli undici atti presentati, hanno chiesto alla Giunta di riproporre la richiesta di deroga al ministero della Salute per Castelnovo, Pavullo e Borgotaro, oltre a valutare la riapertura dei punti nascita di Porretta e Lagosanto. Gli atti sono stati tutti respinti.

In aula Tommaso Foti (Fdi-An) ha chiesto di “mantenere i tre punti nascita”.

(Cristian Casali)

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