Chiarire l’effettivo fabbisogno di medici di medicina generale, distinto dal numero dei soli incarichi banditi”.
Giancarlo Tagliaferri (FdI) torna sul tema della carenza di medici di medicina generale dopo le risposte fornite dall’Assessorato politiche per la salute ad un precedente atto ispettivo.
“Pur contenendo dati numerici utili -spiega il consigliere- le risposte fornite non consentono di valutare lo stato effettivo della copertura sanitaria territoriale né l’impatto delle recenti modifiche contrattuali”.
Riferendosi ai dati forniti dall’assessorato regionale, Tagliaferri informa che per l’anno 2025 risultano delineate su base provinciale le posizioni bandite e parimenti sono registrate le dimissioni o rinunce al ruolo ma “la Regione afferma espressamente l’impossibilità di confrontare il numero di medici previsti per il 2024 con quelli del 2025 in quanto dal 2025 gli incarichi sono riaggregati nel nuovo ruolo unico RUAP, quindi è totalmente mancante una qualunque valutazione sull’impatto delle nuove forme contrattuali e organizzative sulla sostenibilità e attrattività della professione e neppure vi sono specifiche informative sulle misure adottate per ridurre la scopertura territoriale”.
Ricordando come la carenza di medici di medicina generale “rappresenta una criticità nota in Emilia-Romagna e riguarda direttamente l’erogazione delle cure primarie, soprattutto nelle aree montane e periferiche”, Giancarlo Tagliaferri, in aggiunta alla domanda principale, chiede anche le percentuali di copertura effettiva del fabbisogno provinciale e quali territori presentano maggiore criticità.
Oltre a sollecitare una valutazione “sugli effetti delle recenti modifiche contrattuali (RUAP) nella sostenibilità della professione e sulla capacità di attrarre nuovi professionisti”, il consigliere di Fratelli d’Italia chiede se siano previste misure straordinarie a tutela dei territori maggiormente esposti alla scopertura (aree montane e periferiche) e quali iniziative si vogliano adottare per ridurre dimissioni e abbandoni e per assicurare continuità assistenziale nei casi di mancata copertura degli incarichi.
In via più generale, infine, Giancarlo Tagliaferri sollecita la giunta regionale per capire “se ritenga sufficiente l’attuale sistema di programmazione dei fabbisogni territoriali dei medici di medicina generale o intenda modificarlo”.
(Luca Boccaletti)



