Sanità e welfare

Tagliaferri (Fdi): valorizzare la “Giornata contro le violenze agli operatori socio-sanitari”

“Nel biennio 2020-2021 sono pervenute 126 segnalazioni spontanee di aggressione a danno di operatore sanitari e 5 segnalazioni di eventi sentinella”

Promuovere azioni formative e informative in occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” prevista per l’11 marzo prossimo.

A chiederlo, in una risoluzione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “ogni anno in Italia si contano 1.200 atti di aggressione ai danni dei lavoratori della sanità. Nel 70% dei casi le vittime delle aggressioni sono donne. Gli scenari delle aggressioni sono perpetrati al primo posto nei Pronto soccorso, nei reparti di degenza, negli ambulatori, negli Spdc (Servizio psichiatrico Diagnosi e Cura), nelle terapie intensive, nelle ambulanze del 118, nelle case di riposo e nei penitenziari. Riguardo alle tipologie di violenza, il 60% sono minacce, il 20% percosse, il 10% violenza a mano armata e il restante 10% vandalismo. Ecco il ritratto di chi commette violenza: il 49% sono pazienti, il 30% familiari, l’11% parenti e l’8% sono gli utenti in generale. Le fasce orarie più a rischio sono i turni della sera e della notte, mentre la categoria maggiormente colpita risulta quella degli ausiliari sanitari (57,9% delle vittime nel 2016)”.

Da qui la risoluzione per impegnare la Regione a “valutare strumenti concreti per programmare e promuovere azioni volte a garantire la sicurezza del personale medico-sanitario, per esempio predisponendo un programma di prevenzione con sostegni particolari agli operatori vittime di violenza, e a promuovere, presso gli operatori della comunicazione, la rimozione di contenuti critici, falsi o scorretti che possano compromettere la professionalità degli operatori sanitari e socio-sanitari”.

(Luca Molinari)

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